A letto non si pensa al futuro
Edizioni Pendragon
Bologna, 2017; paperback, pp. 122.
(I Chiodi).
series: I Chiodi
ISBN: 88-6598-863-0
- EAN13: 9788865988633
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 0.59 kg
Coppie intermittenti, famiglie implose, amicizie finite nel silenzio. E i traumi della vita (crescita, sesso, morte, marginalità, separazione) che si concretizzano e insieme si astraggono in animali domestici e araldici, o in oggetti quotidiani da pop art: biciclette, tazze, coperte, gelati... A un'occhiata superficiale, i diciotto racconti di "A letto non si pensa al futuro" potrebbero sembrare un grumo di satelliti avvolti dalla vasta galassia narrativa carveriana. Eppure, a leggere meglio, si vede subito che qui l'ottimo mestiere da short story anglosassone è incrinato al fondo dallo sguardo di un'aforista, di una saggista, e insomma di una scrittrice "concettuale". È lo sguardo che con rarefatta crudeltà annulla i contorni dei paesaggi internazionali e provinciali, lasciando sfumare le une nelle altre le metropoli scintillanti, le campagne abbandonate e le dozzinali periferie padane; lo sguardo che ci descrive con millimetrica esattezza ogni superficie, ogni lineamento e gesto, ma al tempo stesso li annega tutti in un elemento primario equoreo e virtuale. La raccolta di Lucia Brandoli somiglia a un libro di metamorfosi: quelle delle Salmaci e degli Ermafroditi del XXI secolo, che non trovano posto in "nulla nessuno in nessun luogo mai", e che più inseguono la materia, la fisicità e le membra, più stringono tra le mani gli spettri di un'anedonia, di un'apatia in apparenza irreversibili. "A letto non si pensa al futuro" ci offre il ritratto nitido quanto doloroso di un mondo dove l'infanzia sa già inutilmente tutto, la maturità non sa più utilmente niente, e i due stati convivono, in una sola casa o in un solo corpo, senza potersi fecondare a vicenda.