Un poeta al fronte. Giosuè Borsi . Le lettere dal fronte e i colloqui di un giovane stilnovista in trincea
Firenze Atheneum - Maremmi Editori
Firenze, 2009; paperback, pp. 88, cm 15x21.
(Collezione Oxenford).
series: Collezione Oxenford
ISBN: 88-7255-357-1
- EAN13: 9788872553572
Subject: Historical Essays,Societies and Customs
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Languages:
Weight: 0.15 kg
Giosuè Borsi, poeta neostilnovista nella grande guerra, trovò la morte il 10 novembre 1915 a Zagora, dopo soli sei mesi di azione, mentre a capo del suo plotone della 6a Compagnia del 125° Reggimento fanteria incitava i compagni a snidare gli austriaci nascosti dietro un gruppo di case. La morte prematura di Giosuè avvenuta a soli ventisette anni in queste circostanze ha contribuito a rendere la sua figura strumento di propaganda nei tre successivi anni di guerra e durante il fascismo. È dallo studio delle lettere dal fronte e dei colloqui che parte un confronto con altri intellettuali di trincea da Giuseppe Prezzolini a Renato Serra, Curzio Malaparte, Giovanni Papini, Giuseppe Ungaretti, Erich Maria Remarque, Wilfred Owen, Rupert Brooke. L'amore per Dante e per La Divina Commedia traspare dalla stessa biografia di Giosuè che lo vede morire con Dante sul cuore, e naturalmente da molte sue opere, prima fra tutte dalle Confessioni a Giulia nelle quali la figura di Giulia si affianca alla donna angelicata dantesca: Beatrice. Nel tempo, i suoi scritti sono diventati dei veri e propri monumenti, eccezion fatta per l'ultimo quaderno dei Colloqui, scritto in trincea e per lungo tempo occultato. Ma proprio in esso, come si desume da questo saggio di Erika Lunghi, Borsi rivela la parte più interessante ed espressionista di sé, lasciando intravedere tutte le sfaccettature e le sfumature che fanno del poeta un uomo dalla personalità estremamente interessante.