Infedeli. Esperienze e forme del nemico nell'Europa moderna
Casa Editrice Nerbini
Firenze, 2013; paperback, pp. 160, ill., cm 17x24.
(Biblioteca Memorie Domenicane).
series: Biblioteca Memorie Domenicane
ISBN: 88-6434-075-0
- EAN13: 9788864340753
Subject: Historical Essays
Period: 1000-1400 (XII-XIV) Middle Ages,1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
Places: Europe,Out of Europe
Languages:
Weight: 0.36 kg
Si è detto che c'è stato un tempo in cui gli infedeli sono stati sul punto di conquistare l'Europa intera, fare strage dei cristiani e insediarsi a Roma, ponendo così le basi di un dominio politico e religioso illimitato. Si è anche detto che furono le armate cattoliche, che a Lepanto inflissero una sconfitta memorabile ai Turchi nel 1571, a salvare il continente, la sua cultura, la sua religione. Ma questa è una visione del tutto approssimativa perché i rapporti tra cristiani e islamici, e in particolare tra europei e Ottomani, sono stati al tempo stesso proficui e conflittuali, segnati dal rigetto e dalla comprensione, dall'emulazione e dal rifiuto. Da parte cristiana gli 'infedeli' furono infatti soprattutto studiati e ammirati, e non solo combattuti. E altrettanto dicasi di loro, degli islamici: essi svilupparono infatti un interesse profondo per l'occidente cristiano e le sue istituzioni politiche che cercarono perfino in più occasioni di emulare; non si dimentichi che Istanbul fu da loro considerata come la nuova Bisanzio e il potere sultaniale come una continuazione di quello imperiale bizantino, e dunque romano. Questo libro cerca di indagare, al di là dei molti luoghi comuni, quali sono stati i sentimenti che in proposito hanno pervaso gli europei, come e perché sono nati tra XV e XVII secolo, riflettendo sulle categorie di giudizio, le forme e le strategie che sono state approntate per rapportarsi allo straniero.