Gli economisti e i selvaggi. L'imperialismo della scienza economica e i suoi limiti
Bruno Mondadori
Milano, 2008; paperback, pp. 180, cm 14,5x21.
(Sintesi).
series: Sintesi
ISBN: 88-6159-121-3
- EAN13: 9788861591219
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Weight: 0.238 kg
La scienza economica è nata e si è sviluppata sull'ipotesi che, nelle sue categorie fondamentali, sia generalmente e universalmente applicabile nei diversi ambiti dell'azione umana. Uno dei campi nei quali essa ha incontrato maggiori difficoltà a interpretare in modo convincente l'oggetto a cui è applicata è quello antropologico. Il libro è in primo luogo un saggio di storia delle idee intorno a un tema, quello delle società primitive, le società "altre", che ha sempre affascinato il pensiero occidentale e che gli economisti hanno affrontato in modo peculiare, cercando di inglobare tali società dentro le proprie categorie interpretative. La tesi del libro è duplice: che questo tentativo ha dato risultati altamente insoddisfacenti, e che l'analisi antropologica offre materiale per una rappresentazione diversa, che sovente dimostra l'inconsistenza delle categorie economiche quando applicate a quelle società, conclusioni che, se vere, non possono non avere implicazioni su ciò che gli economisti pensano della propria scienza e della sua capacità egemonica nell'ambito delle scienze sociali. Ne discende che il saggio è anche un invito agli economisti a riesaminare criticamente assunti della teoria economica contemporanea ormai poco o superficialmente discussi, e un contributo a trovare luoghi di incontro e cooperazione effettiva tra la scienza economica e le altre scienze sociali.