Il castello di Prato. Strategie per un insediamento medioevale

La trattazione che viene fatta riguardo al Castello di Prato costituisce un paradigma per lo studio del protocollo geometrico e dell'abaco costruttivo delle architetture forti. cate di epoca medioevale. Il Castello viene sottoposto ad un'analisi che offre la possibilità di inquadrarlo in una dimensione urbana, con novità nell'interpretazione morfologica e nel suo sistema difensivo. Il Castello dell'Imperatore, molto simile agli altri castelli svevi, ha qualità peculiari per le declinazioni stilistiche e territoriali; al contempo fa riferimento alla Gravitas delle abbazie Cistercensi a cui l'architettura federiciana deve tutto. La novità, che è anche la chiave di volta di lettura del maniero, è costituita dall'interpretazione metrologica basata sull'unità mensoria, il cubito, che ha permesso di individuare un sistema di riferimento geometricamente determinato entro cui si muoveva il cantiere medioevale di Prato.

Marco Bini, Professore ordinario, è docente di Disegno dell'Architettura presso la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze e di Rilievo dell'Architettura nelle scuole di Specializzazione in "Archeologia" e in "Storia analisi e valutazione dei beni architettonici e ambientali" dell'Università degli Studi di Firenze. Svolge la sua attività di ricerca presso il Dipartimento di Progettazione dell'Architettura, di cui è attualmente direttore.
Durante la sua attività ha condotto spedizioni e coordinato un gruppo di studio in ricerche su castelli in Giordania e medioeriente e più recentemente in Francia.
Fra le pubblicazioni si ricordano: Un Castello della Prima Crociata a Petra rilievo e archeologia degli elevati, in "Disegnare\ idee immagini", n°14 giugno '97; Il castello di Signa, documentazione e rilievo per il recupero delle qualità ambientali, Edi. r, Firenze 2000; Castelli di Pietre, aspetti formali e materiali dei castelli crociati nell'area di Petra in transgiordania, Polistampa, Firenze, 2004.

Cecilia Maria Roberta Luschi, architetto, assegnista e dottore di ricerca, è docente incaricato del corso di Disegno dell'Architettura presso la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze.
Svolge la sua attività di ricerca all'interno del Dipartimento di Progettazione dell'Architettura e ha partecipato a missioni e studi sui castelli medioerientali nell'equipe coordinata dal professor Bini.
Fra le pubblicazionisi ricordano: Sui rapporti numerico matematici alla maniera di Federico II. Il castello di Prato, in "Matematica e Architettura" Alinea, Marzo 2001; I Segni del Passato in M. Bini, S. Bertocci, Castelli di Pietre, aspetti formali e materiali dei castelli crociati nell'area di Petra in transgiordania, Polistampa, Febbraio 2004; Permanenze e variazioni tra oriente ed occidente in "Firenze Architettura", Eventi, Castelli Medioevali a Petra e nel vicino oriente tra rilievo e archeologia, VIII, I, suppl., settembre 2004.

Andrea Bacci, architetto, sta svolgendo il dottorato di ricerca in "Rilievo e Rappresentazione dell'Architettura e dell'Ambiente" XX ciclo presso il Dipartimento di Progettazione dell'Architettura dell'Università degli Studi di Firenze. Ha partecipato, all'interno dell'equipe del professor Bini al rilievo del Castello di Gisors in Normandia.
Ha pubblicato: Il Castello di Prato: la verifica di un'ipotesi architettonica, in "Architetture Pisane", Le architetture forti. cate, n° 2 Marzo 2005.