art and architecture bookstore
italiano

email/login

password

remember me on this computer

send


Forgot your password?
Insert your email/login here and receive it at the given email address.

send

chiudi

FB googleplus
ricerca avanzata

«Illuminare un po' l'inferno». Simbologie del non umano in Dino Buzzati e Anna Maria Ortese

Edizioni Carocci

Roma, 2024; paperback, pp. 232, cm 15x22.
(Lingue e Letterature Carocci).

series: Lingue e Letterature Carocci

ISBN: 88-290-2562-3 - EAN13: 9788829025626

Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period

Languages:  italian text  

Weight: 0.29 kg


Il volume esplora i punti di contatto tra Dino Buzzati e Anna Maria Ortese attraverso il ventaglio critico degli animal studies e dell'ecofemminismo. Vengono quindi analizzate alcune loro opere letterarie in cui centrale è la presenza del non umano, per restituire, poi, gli imperativi di ordine etico-morale che costituiscono i tasselli chiave dell'operato dei due scrittori, legati da un fervente spirito zoofilo e ambientalista e attivamente impegnati a denunciare la penosa condizione degli animali nei laboratori, negli zoo e nei circhi tramite lettere aperte e svariati articoli di giornale. Basterebbe il collettaneo Bestiario (1991) di Dino Buzzati per venire a capo di tutte le attestazioni animalesche che delineano il profilo zoofilo dell'autore veneto. Dalla produzione letteraria a quella pittorica, il non umano s'inserisce come pietra d'inciampo nell'immaginario buzzatiano, al punto da ribaltare le sorti degli egemonizzanti personaggi umani. L'opera di Anna Maria Ortese, d'altra parte, presenta personaggi dalla fisionomia incerta che abitano tra il mondo umano e quello non umano. I documenti dell'Archivio di Stato di Napoli rivelano aspetti inediti dell'etica ortesiana e sfaccettature poco note del profilo sia politico che morale dell'autrice, sempre schierata dalla parte di categorie indifese, umane e non umane.

YOU CAN ALSO BUY



SPECIAL OFFERS AND BESTSELLERS
€ 21.85
€ 23.00 -5%

ships in 24h


design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci