Fine di secolo
Setteponti
Castelfranco Piandiscò, 2023; paperback, pp. 246, ill., cm 15x21,5.
(Parole in libertà tra continuità e innovazione. 15).
series: Parole in libertà tra continuità e innovazione.
EAN13: 9791281005570
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Weight: 0.5 kg
"Fine di secolo" è romanzo storico ambientato nella seconda metà dell'Ottocento italiano, nei primi quarant'anni del regno d'Italia nato nel 1861, e inizia nel paesino di Castelbosco, immaginario ma verosimilmente collocato in area fiorentina, dove il protagonista, Carlo Tonelli, figlio del barbiere del paese, sembra destinato a passare tutta la vita nella bottega del padre invece che essere avviato agli studi come la sua intelligenza e le sue vastissime letture gli permetterebbero. Ma il piccolo Carlo, detto Carlino, grazie all'aiuto di uno zio fiorentino diverrà infatti maestro elementare, e si dedicherà a questa professione con tutto sé stesso, mettendo a frutto la sua non comune cultura. Si dedicherà all'educazione non solo dei bambini delle elementari ma anche degli adulti, e tanto appassionatamente e intelligentemente da divenire un protagonista della lotta, condotta da un gruppo scelto di veri educatori per portare il nascente regno italiano, afflitto da un analfabetismo all'ottanta per cento e privo di una vera scuola pubblica, a quel livello minimo di istruzione senza il quale uno stato non può avere lunga vita: una lotta in qualche momento eroica, contro l'ignoranza, i pregiudizi e non di rado anche contro l'aperto ostruzionismo di certa borghesia reazionaria convinta che dare l'istruzione al popolo significhi mettergli in mano un'arma pericolosa e favorire il diffondersi di idee sovversive. In questa sua lotta, Carlo trova il sostegno di un grande amore che, nato quando il maestro è giovanissimo al suo primo anno di insegnamento, si sviluppa irresistibilmente e percorre tutta la sua vita: l'amore di Sandra, figlia di un padre ricchissimo, egoista e tirannico, al quale la ragazza si ribella fino alla rottura per sposare Carlo, che ella ama, di un amore totale che non conoscerà eclissi. E nella sua non lunga vita Carlo si troverà a incontrarsi o scontrarsi anche con personaggi illustri, tra i quali Giosuè Carducci e Francesco Crispi, riscuotendo anche significativi apprezzamenti, ma questi primi quarant'anni del nuovo regno saranno drammatici per tutti e l'Italia unita, tanto desiderata e sognata, finirà col rivelarsi per Carlo e per la sua famiglia ingrata e matrigna, ed il maestro sembrerà, allo scoccare della fine del secolo XIX, uscire sconfitto. Ma non è così, e l'autore non vuole chiudere il libro pessimisticamente: le idee che Carlo ed altri come lui hanno lasciato non potranno essere cancellate e i semi da loro gettati germoglieranno nel seguente secolo XX sia pure a prezzo di lacrime e di sangue.