Nomen. Il nome proprio nella cultura romana
Il Mulino
Bologna, 2018; paperback, pp. 236.
(Antropologia del Mondo Antico).
series: Antropologia del Mondo Antico
ISBN: 88-15-27436-7
- EAN13: 9788815274366
Subject: Essays on Ancient Times
Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World
Places: Rome
Languages:
Weight: 1.13 kg
Nel mondo romano la leva di un esercito iniziava sempre con soldati chiamati Valerius o Salvius perché considerati nomi di buon auspicio; i provvedimenti di damnatio memoriae comportavano il divieto per i discendenti del condannato di portare il suo medesimo prenome o ne privavano i figli anche viventi; i nomi geografici di cattivo auspicio, come Malevento o Epidamno, erano modificati in toponimi beneauguranti (Benevento) o almeno neutri (Durazzo), mentre alle nuove colonie si davano nomi che suggerissero abbondanza o potenza, come Florentia o Valentia. Un riserbo impenetrabile avvolgeva poi il nome segreto di Roma, che andava custodito per evitare che i nemici se ne appropriassero a danno della città. I nomi erano coinvolti insomma in un gran numero di pratiche culturali, delle quali dà conto questa indagine.