Solitudini condivise. Esperienze cliniche in psicoanalisi
Milano, 2020; paperback, pp. 108.
(Gli Sguardi).
series: Gli Sguardi
ISBN: 88-917-9929-7
- EAN13: 9788891799296
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"Solitudini condivise" è un libro coraggioso perché racconta esperienze cliniche in cui il paziente a suo modo cerca di fare comprendere all'analista il proprio senso di solitudine per integrarlo e renderlo più tollerabile. In quest'ottica condividere non significa rassicurare empaticamente il paziente ma sostenerlo verso l'antica esortazione greca di "conoscere sé stessi", cioè non temere nulla di Sé, nemmeno il nucleo più oscuro. Il vissuto di solitudine caratterizza da sempre l'esistenza umana. Nel corso degli anni l'uomo ha sempre cercato comprenderne la complessità e di attribuirvi un significato. Questo libro si propone di affrontare la solitudine dal punto di vista psicoanalitico, con uno sguardo reciproco tra paziente e analista. La capacità creativa di stare solo dipende da un adeguato processo di separazione-individuazione dalle figure genitoriali (che comporta inevitabilmente il lavoro psicologico del lutto) e da una buona capacità mentale di simbolizzazione. Invece, la difficoltà, più o meno acuta, di tollerare la propria condizione esistenziale di solitudine è legata alle diverse situazioni sia di deficit sia di conflitto con l'ambiente umano di crescita. L'autore ha l'intuizione di esplorare i diversi vissuti di solitudine e di vuoto che caratterizzano le differenti tipologie psicopatologiche: il senso di solitudine del nevrotico viene mostrato e indagato nella sua diversità rispetto quello del narcisista, del borderline, dello psicotico.