Guida al patto di stabilità. Come gestire i bilanci locali sotto i vincoli di finanza pubblica. Con CD-ROM
EDK Editore
Torriana, 2013; paperback, pp. 450.
(Finanza. 61).
series: Finanza
ISBN: 88-6368-242-9
- EAN13: 9788863682427
Places: Italy
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Weight: 2.16 kg
I vincoli connessi al patto di stabilità, funzionali a garantire la stabilità finanziaria del paese, allargano il raggio d'azione. Ad essere coinvolti infatti non sono più solamente le regioni, le province ed i comuni con più di 5.000 abitanti, enti tradizionalmente assoggettati a patto, ma anche, dal 2013, i comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti e , dal 2014, le unioni di piccoli comuni costituite in forza dell'articolo 16 del decreto legge 13 agosto 2011, n.138, conv. in legge n. 148/2011. Oggi il patto di stabilità rappresenta un vincolo prioritario cogente, non eludibile, che non può rimanere scollato dalla gestione, come troppo spesso è accaduto in passato ma, al contrario, deve permeare le scelte strategiche degli enti, incidendo sulla programmazione e sulle previsioni di bilancio. In questo senso il prospetto da allegare al bilancio di previsione, con il quale dimostrare la coerenza del bilancio con i vincoli di finanza pubblica, è solamente la prima tappa di un percorso che deve garantire, durante tutte le fasi operative, il rispetto non solo del saldo obiettivo ma anche degli obblighi inerenti la tempestività dei pagamenti. Troppe volte infatti gli enti hanno rispettato il patto bloccando i pagamenti sugli investimenti, scaricando sui creditori gli effetti negativi di questo meccanismo che oggi sta rischiando di fare saltare il sistema delle imprese. Alle soluzioni che il legislatore sta cercando per smaltire l'enorme volume di debiti arretrati delle pubbliche amministrazioni, deve dunque corrispondere la consapevolezza degli enti che solo attivando opere nella misura in cui si è in grado di pagarle entro termini ordinari si può uscire da questo empasse. INFORMATIVA L'articolo 31 della legge n. 183/2011 (legge di stabilità 2012) dal prossimo anno (2013) assoggetta a patto di stabilità tutti i comuni sopra i 1.000 abitanti, sino ad ora esclusi da tale vincolo. Ne consegue che tali enti dovranno adeguarsi alla stringente normativa di finanza pubblica, adeguando l'attività di programmazione e gestione, onde garantire il rispetto del saldo obiettivo ed evitare le pesanti sanzioni previste in caso di inadempimento. Si tratta di una vera e propria "rivoluzione copernicana" quella che attende i 4.000 comuni interessati dalla disposizione: non solo vincoli di patto, ma anche taglio dei trasferimenti previsti dal DL 78/2010 e nuova disciplina delle spese di personale. Il tutto impone ad amministratori ed addetti ai lavori un cambio di prospettiva ed una puntuale analisi dei nuovi vincoli per prepararsi al meglio all'appuntamento del 1° gennaio 2013.