L'irripetibile. Il paradosso di Dada
Castelvecchi
Roma, 2020; paperback, pp. 224, cm 12x12.
(Le Navi).
series: Le Navi
ISBN: 88-3290-189-7
- EAN13: 9788832901894
Subject: Essays (Art or Architecture)
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Extra: Surrealism and Cubism
Languages:
Weight: 0.65 kg
«Nell'epoca della sua riproducibilità tecnica», sembra ormai scontato che l'arte abbia perso gli attributi di unicità e irripetibilità che la rendevano tale. Ma davvero alla tesi di Benjamin non può che corrispondere un'opera d'arte seriale, non specifica? Massimo Donà afferma di no, e per dimostrarlo volge lo sguardo al Dada, una delle più eversive e provocatorie avanguardie europee, ripercorrendone la storia e tracciandone una tradizione che va dall'estetica hegeliana all'opera del maledetto Rimbaud e del truce Lautréamont, fino alla "poesia in negativo" di Laforgue e alla patafisica di Jarry. Il viaggio nell'epopea dadaista si conclude con la tappa del dadaismo italiano, rappresentato dall'esperienza estrema, a tratti sofferta e sicuramente "dada", dell'artista-filosofo Julius Evola, il "Barone". Proprio come il Dada, anche l'arte contemporanea è più complessa e radicale di quanto siamo soliti credere; e, contro ogni facile discorso sulla serializzazione, sembra aver scoperto nell'unicità dell'esperienza il suo paradossale senso originario.