I paesi arabi in 100 mappe. Un mondo in trasformazione
LEG - Libreria Editrice Goriziana
Illustrations by Levasseur C.
Translation by Valentini V.
Gorizia, 2017; paperback, pp. 181, ill., cm 20x20.
(Biblioteca Universale di Storia. Atlanti. 38).
series: Biblioteca Universale di Storia. Atlanti
ISBN: 88-6102-412-2
- EAN13: 9788861024120
Period: 1960- Contemporary Period
Places: Out of Europe
Extra: African Art and Tribal Art
Languages:
Weight: 0.79 kg
Lo stupore e l'incomprensione manifestati di fronte a quanto avvenuto nei Paesi arabi dal 2011 hanno resa manifesta una certa ignoranza - se non incomprensione - riguardo agli aspetti della vita sociale e politica della maggior parte di questi Paesi. Se è vero che essi concedono, in ragione della loro vicinanza geografica, l'illusione di un'affinità intellettuale e culturale, la realtà è che una gran parte di queste società vive ad anni luce di distanza dall'Occidente, soprattutto in termini di libertà civili e di stato di diritto. Ed è per attenuare questo "conflitto di percezioni" che si è fatta avanti l'idea di questo libro, di riflesso alle guerre e a conflitti intervenuti nel corso degli ultimi anni a sud del Mediterraneo. Questa rassegna geopolitica si basa su mappe e infografiche inedite in grado di fornire dati aggiornati riguardo ai popoli e ai territori. Essa sottolinea anche prospettive particolari quali il peso nel "mondo arabo"del Maghreb e del Mashreq, oltre a quello del Golfo. In questo modo il lettore potrà rendersi conto delle linee di forza che attraversano i diversi paesi quali le etnie (curdi, armeni, berberi...), le lingue e i dialetti (arabo marocchino, siro-libanese, iracheno...), le religioni (islam, cristianesimo, giudaismo), le dottrine e le confessioni minoritarie e maggioritarie (sunniti, sciiti, alauiti, maroniti, drusi...). Il sottotitolo - un mondo in trasformazione - indica che è il futuro dei diversi paesi della Lega Araba che guida questa riflessione. Ma di fronte agli avvenimenti puntuali, la prudenza è d'obbligo. Perché manca il passo indietro e le carte da sole non sono in grado di riferire delle aspirazioni dei popoli. Lo spirito critico dovrebbe continuare a essere esercitato davanti alla complessità dell'umanità e all'imprevedibilità della storia. È dunque nella combinazione di questi due utensili, mappe e testi, che occorre formarsi un'equilibrata consapevolezza degli eventi e dei fenomeni descritti, che sia in grado di preconizzare il futuro di questi popoli contemporaneamente vicini e remoti.