La mente e l'azione. Sociologia e metapsicologia
Milano, 2020; paperback, pp. 186.
(Il Riccio e la Volpe. Studi, Ricerche e Percorsi di Sociologia. 34).
series: Il Riccio e la Volpe. Studi, Ricerche e Percorsi di Sociologia
ISBN: 88-917-9164-4
- EAN13: 9788891791641
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Il volume è dedicato a un'esplorazione teoretica della dimensione ex ante facto del problema dell'intenzionalità - e quindi anche della non intenzionalità - dell'azione. Il testo affronta il tema della definizione e della consistenza del presupposto teleologico da cui muove l'eterogenesi dei fini, servendosi di argomenti che ricollegano la categoria weberiana della razionalità al sillogismo pratico in Aristotele, la filosofia dell'azione alle indagini di ispirazione fenomenologica e psicoanalitica sul rapporto tra mente, volontà e coscienza, la psicologia cognitiva alla teoria critica dell'introspezionismo. La riflessione mostra come l'eterogenesi dei fini trovi la sua ragion d'essere già nel contesto della cosiddetta «razionalità parametrica» (ex ante facto), ossia nel carattere non coordinato delle istanze della vita mentale e nei moventi interni di tipo contrastivo che impediscono di concepirla come un sistema ecologico integrato. Sicché, a rigore, prima che di «eterogenesi» si deve parlare di autoinganni e di compartimentalizzazione della vita mentale. La teleologia dell'azione si forma, secondo questo indirizzo teoretico, scontando dinamismi che rendono implausibile l'ipotesi e il desiderio di un governo della ragione sull'azione, o meglio, una corrispondenza logica tra l'azione e un'entità mnestica a vario titolo denominabile in termini di «conoscenza». Il problema aristotelico dell'incontinenza (acrasia) è preso in esame senza che ciò possa essere liquidato mediante buffe diagnosi sulla diabolicità umana o sommarie allusioni alla «bestia che c'è in noi».