Colli. La questione della grandezza
Maurizio Rossi
Agorà & Co.
Sarzana, 2021; paperback, pp. 172.
(Lo Specchio di Dioniso).
series: Lo Specchio di Dioniso
ISBN: 88-89526-65-3 - EAN13: 9788889526651
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
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Weight: 0.83 kg
(G. Colli, Dopo Nietzsche) "E chi mai ha sentito che cosa voglia dire nella nostra umanità attuale di ircocervi trovare una buona volta una natura tutta intera, unisona, a suo agio nei propri cardini eppure mossa, spregiudicata e senza impacci, comprenderà la mia felicità e la mia meraviglia, quando ebbi trovato Schopenhauer: pre-sentivo di aver trovato in lui quell'educatore e filosofo che da tanto tempo cercavo. Certo soltanto come libro e questa era una grande mancanza. Tanto più mi sforzai di vedere attraverso il libro e di rappresentarmi l'uomo vivente, il cui grande testamento dovevo leggere e che prometteva di fare suoi eredi soltanto coloro che volevano e potevano essere qualcosa di più che suoi semplici lettori: vale a dire suoi figli e discepoli." (F. Nietzsche, Schopenhauer come educatore) "Il fenomeno del mondo, che si tratta di spiegare, offre peraltro infiniti appigli, di cui uno soltanto può essere il giusto: esso assomiglia a un gomitolo imbrogliato, con molti falsi capi del filo che gli penzolano attorno. Solo chi riesce a scoprire quello vero può sbrogliare tutto quanto. In tal caso ogni cosa può essere sviluppata facilmente da un'altra, e si rende così manifesto che proprio quello è stato il capo giusto. Si può fare anche il paragone con un labirinto, munito di cento ingressi ad altrettante gallerie, che riconducono tutte alla fine di nuovo all'esterno, dopo lunghi e intricatissimi meandri, a eccezione di un unico corridoio, i cui avvolgimenti portano realmente al centro, dove sta l'idolo. Quando si infila questa entrata, non si può sbagliare di strada: attraverso nessun'altra però si potrà mai raggiungere il termine desiderato - non nascondo però di esser dell'opinione che soltanto la volontà in noi è l'estremità vera della matassa, la vera entrata del labirinto." (A. Schopenhauer, Parerga e paralipomena)