L'uomo che amava le rose
Setteponti
Castelfranco Piandiscò, 2023; bound, pp. 172, cm 15x21,5.
(Parole in libertà tra continuità e innovazione. 9).
series: Parole in libertà tra continuità e innovazione
EAN13: 9791281005273
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 0.5 kg
«Mentre ci troviamo sull'orlo del precipizio della storia contemporanea, per la minaccia nucleare che sovrasta l'equilibrio del pianeta, a causa dell'insensatezza di uomini che, con follia, lanciano missili sul consorzio civile e umano, alla nostra redazione giunge questo testo dal titolo "L'uomo che amava le rose", che possiede contenuti del tutto ossimorici, i quali si oppongono alla situazione contestuale, per quel saper sviluppare concetti di bellezza. La raccolta è costituita da nove racconti, relativi ad episodi di vita vissuta e vera, che hanno tutto l'afrore e il sapore della freschezza della fantasia umana, rielaborata da un autore, che aveva esercitato il lavoro di giudice, in primo luogo in Corte d'Appello, dove si revisionano le sentenze di primo grado, e in Corte di Cassazione, a chiusura della sua brillante carriera professionale, quale è quella di Fabio Mazza, affermandosi in tal senso, come persona ricca di oggettività ed equilibrio. Il testo si realizza come viaggio alla ricerca del tempo perduto, fino a giungere ai limiti del diaframma che va concretizzandosi con l'avvicinamento alla morte, per dare un senso all'evolversi della stessa vita. Un viaggio inondato dal profumo di fienagione che si intreccia con il profumo dell'erba tagliata di fresco, mentre passato e futuro divengono "vita di adesso"...» (Dalla Prefazione di Lia Bronzi)