L'eternità del mondo. Hobbes e la filosofia aristotelica
Edizioni Carocci
Roma, 2016; paperback, pp. 240, cm 24x12.
(Biblioteca di Testi e Studi).
series: Biblioteca di Testi e Studi
ISBN: 88-430-8493-3
- EAN13: 9788843084937
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
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Weight: 0.65 kg
Una ricerca sulla filosofia naturale di Hobbes, incentrata sulla sua formazione e sull'ambiente prossimo. L'elaborazione della propria concezione della materia e del movimento, da parte di Hobbes, è analizzata come un confronto ravvicinato con i testi di Aristotele, talora anche inaspettatamente simpatetico, e comunque sorprendente in un autore che si qualificherà per il suo anti-aristotelismo. D'altronde, suggerisce già qualcosa la convergenza sul tema dell'eternità del mondo. L'ambiente è ricostruito attorno alle discussioni su materia e movimento ad opera degli aristotelici "radicali" del Cinque e Seicento, mostrando come i loro travagli su tali temi non giungano però a superare l'ilemorfismo, cioè l'assunto della non-autonomia della "materia". Il rovesciamento di questo assunto si avrà solo col meccanicismo, nel XVII secolo, e Hobbes ne fa parte integralmente. Di contro alle tendenze attuali ad attenuare il conflitto fra ilemorfismo e meccanicismo, l'originalità di questo libro è, ancora più che nel ribadire l'alternatività fra i due paradigmi, nel mostrarne la compatibilità, nel caso di Hobbes, con la scelta di Aristotele quale punto privilegiato di riferimento teorico.