Ritmi universali
Castelvecchi
Translation by Terraboni A.
Roma, 2014; paperback, pp. 57, cm 10,5x18.
(Etcetera).
series: Etcetera
ISBN: 88-6826-146-4
- EAN13: 9788868261467
Subject: Essays (Art or Architecture),Monographs (Painting and Drawing),Painting
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
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Weight: 0.01 kg
Negli anni Venti Piet Mondrian è a Parigi, e nel clima di apertura intellettuale della capitale francese il pittore sviluppa il suo percorso verso un'arte di astrazione. Fondamentale in tale progresso è la musica. In quel periodo, infatti, Mondrian viene a contatto con il jazz e i balli da sala americani, quali il fox-trot e il charleston, mentre al Théâtre des Champs-Élysées assiste alle sperimentazioni rumoristico-sonore dei futuristi. "Ritmi universali" raccoglie tre scritti brevi, apparsi tra il 1921 e il 1927 sulle pagine delle riviste d'avanguardia "De Stijl" e "I 10", nei quali Mondrian parla delle corrispondenze tra musica e pittura in coerenza con la sua visione estetica, il neoplasticismo. Ciò che egli riconosce nel jazz e nelle composizioni futuriste, realtà musicali in apparenza molto distanti tra loro, è l'espressione pura di uno spirito nuovo, la promessa di una vita pienamente umana, libera da costrizioni. Nei luoghi della musica e della danza, felicità e serietà sono un'unica cosa; il ritmo aperto e mobile del jazz rinvia a quello veloce della vita moderna: è un principio d'equilibrio che, come la pittura neoplastica, ha il potere di riconciliare ogni singolo individuo con l'essenza universale del mondo, superando i dualismi dell'esistenza.