Diario. Una giovane benedettina ungherese negli anni della persecuzione

Siamo nell'Ungheria del '57. L'anno prima i carri armati sovietici avevano terrorizzato le vie di Budapest. Il freddo dogmatismo comunista esige di regnare sovrano su ogni coscienza. A ogni semplice cristiano è fatto divieto di manifestare la propria fede; per gli appartenenti agli ordini monastici c'è l'internamento. In questa atmosfera di persecuzione, una giovane ragazza di 19 anni, studentessa di medicina, suonatrice di violino, con spiccate doti letterarie (massimo dei voti al liceo umanistico), sceglie di diventare monaca benedettina. La superiora intuisce che in lei c'è qualcosa di grande, e le chiede di tenere un diario. Nasce così questo documento di interesse storico e ricco di valori spirituali.