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Dall'argento al pixel. Storia della tecnica del cinema

Microart's

Recco, 2014; paperback, pp. 160, ill., cm 14x21.
(Cinema. Saggi).

series: Cinema. Saggi

ISBN: 88-8012-497-8 - EAN13: 9788880124979

Subject: Cinema

Period: 1960- Contemporary Period

Languages:  italian text  

Weight: 0.29 kg


Sta finendo un'era. Dopo 110 anni nelle sale cinematografiche si cambia. Non si distingueranno più, per trasparenza, sulla pellicola, le migliaia di figurine formate dall'argento e dai pigmenti colorati, ma tutto sarà digitale, compresso, virtuale, e costruito nell'alternanza velocissima di milioni (si spera, per ragioni di qualità) di punti, ovvero di pixel all'interno di una ordinatissima e minutissima griglia. Ma quello della proiezione è solo l'ultimo anello di una catena che sta trasformando il linguaggio più diretto tra quelli inventati nei secoli dall'uomo. Gli altri anelli - ripresa, montaggio, effetti speciali, rielaborazione e riproduzione del suono - hanno già negli ultimi anni subito radicali trasformazioni che spesso hanno significato progresso. Forse, allora, vale proprio la pena, dalla soglia di questa trasformazione-rivoluzione ormai definitiva, capire da dove si è partiti, come è nato il linguaggio cinematografico e come la sua grammatica prima e la sua sintassi poi si sono evolute anche grazie allo sviluppo tecnologico. Senza apparecchiature leggere per la registrazione del suono, emulsioni sensibili, apparecchiature illuminanti portatili e compatte, ad esempio, alla fine degli anni '50 non sarebbe stato possibile costruire "correnti" di indagine e pensiero identificabili sotto le sigle di free cinema o nouvelle vague, largamente basate su riprese dal vero e non più ricostruite in teatro di posa.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci