Wittgenstein e la Filosofia Austro-Tedesca
Mimesis Edizioni
Edited by Boccolari F.
Sesto San Giovanni, 2014; paperback, pp. 243, cm 14x21.
(Filosofie Analitiche. Linguaggio. 9).
series: Filosofie Analitiche. Linguaggio
ISBN: 88-575-2307-1
- EAN13: 9788857523071
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 0.44 kg
La filosofia contemporanea deve molto a due filosofi austriaci - Edmund Husserl e Ludwig Wittgenstein. I problemi che quest'ultimo ha messo al cuore della filosofia analitica si distinguono molto spesso dalle questioni sollevate dai padri di questa tradizione, Frege, Moore, Russell e Ramsey. Questi problemi si trovavano tuttavia al centro delle tradizioni, austriache e poi austro-tedesche, legate ai nomi di Bolzano e di Brentano: la psicologia descrittiva degli eredi di Brentano, la fenomenologia di Husserl e dei suoi primi allievi e le diverse scuole della psicologia della "Gestalt". Si tratta di problemi che appartengono alla filosofia della mente e del linguaggio: che cos'è voler dire qualcosa, volere, voler fare, provare, contare su una certezza primitiva? Esistono oggetti psicologici o mentali privati? "Io" designa qualcosa? Che rapporto c'è tra il non-senso, il significato e le regole? Tra le regole, i segnali che ci guidano e i simboli che rappresentano? L'insieme dei mentalismi, platonismi ed essenzialismi che spesso caratterizzano la filosofia austro-tedesca contrasta col rigetto sistematico da parte di Wittgenstein di tutti questi "ismi". È tuttavia evidente che quest'ultimo, proprio come i suoi predecessori e contemporanei austro-tedeschi, metta la descrizione della mente e del linguaggio al centro delle sue riflessioni.