La collezione dei bronzi del Museo Civico Medievale di Bologna
San Casciano V. P., 2017; paperback, pp. 402, col. plates, cm 21,5x30.
cover price: € 150.00
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La collezione dei bronzi del Museo Civico Medievale di Bologna
San Casciano V. P., 2017; paperback, pp. 402, col. plates, cm 21,5x30.
FREE (cover price: € 150.00)
Repertorio della Scultura Fiorentina del Cinquecento
Edited by Pratesi G.
Biografie a cura di Nicoletta Pons.
Torino, 2003; 3 vols., bound in a case, pp. 795, ill., cm 21x30,5.
(Archivi di Arte Antica).
FREE (cover price: € 350.00)
Chorasis Vol. II
Myriam Cappelletti - Serena Fineschi - Cristina Gozzini - Carlo Colli
Metilene
Pistoia, 2024; 4 vols., paperback in a case, pp. 152, cm 15x21.
EAN13: 9791281348141
Subject: Collections,Essays (Art or Architecture),Graphic Arts (Prints, Drawings, Engravings, Miniatures)
Period: 1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 0 kg
È il caso, per esempio, di Carlo Colli che con il suo progetto ZERO ZERO evidenzia proprio la transitorietà dei momenti temporali, dove il passaggio da l'uno all'altro non è bloccabile in una monumentalizzazione avvertita come impossibile.
Il tempo è visto anche come occasione di meditazione sul qui e ora, sulle azioni che devono utilmente compiersi, come accade a Serena Fineschi con l'uso della meridiana per It's time to come clean o con il confronto gomma verde/prato erboso di Take your choice (landscape) ma anche, con le aureole di The Helpers, Tempo come confronto con le persistenze che continuano a caratterizzare gli spazi, riattivando antiche motivazioni e rivestendole di un sentire più prossimo alla sensibilità contemporanea.
Il tempo pare invece essere avvertito come memoria in Myriam Cappelletti, interpretazione declinata particolarmente sull'individuo, inteso come sedimento progressivo e personale, ad esempio in opere come Dimora infinita o Il ricordo perduto, mentre un delicato confronto con lo spazio ospitante pare attivarsi con le frasi di Diario sommesso.
L'invito esplicito di Cristina Gozzini sembra invece essere quello di un tentativo di recupero del tempo naturale, dove il passo prende la giusta cadenza. Con il progetto Finalmente niente l'artista pare dire che è necessario respirare in accordo con tutti i viventi, dimenticando la presunzione della centralità umana, tentando una volta di più di ripristinare modi di sentire che possono indicare vie diverse di costruire la propria esistenza.