J. M. Keynes. Vita pubblica e privata di un grande economista ed esteta trasgressivo
Boroli
Edited by Scroppo E.
Novara, 2007; paperback, pp. 173, cm 15x22.
(Storia Storie Memorie).
series: Storia Storie Memorie
ISBN: 88-7493-113-1
- EAN13: 9788874931132
Subject: Historical Essays,Societies and Customs
Languages:
Weight: 0.25 kg
John Maynard Keynes, l'economista che con la sua "Teoria generale dell'occupazione" salvò capitalismo e liberalismo dall'abisso seguito al crollo di Wall Street e contribuì a creare il mondo libero del dopoguerra, aveva studiato economia solo per un trimestre. Filosofo della probabilità, formulò in economia nuovissime teorie che tenevano conto delle acquisizioni della psicanalisi di Freud e della relatività di Einstein. Keynes credeva nella "essenziale relatività della probabilità": per lui i mercati non seguivano modelli economici classici razionali, ma erano invece influenzati da miriadi di indicatori irrazionali, a partire dalla libido dei singoli investitori. Infrangendo poi il tabù vittoriano della parsimonia, sosteneva che era la spesa consumistica, se necessario stimolata dall'intervento statale, ad aumentare la ricchezza individuale e nazionale. Giudicava però abominevole l'amore per il denaro in sé. Il suo interesse per l'economia era di tipo sociale e culturale: la sua teoria era che, raggiunta la piena occupazione grazie ai suoi consigli, la popolazione, liberata dalle angustie quotidiane, potesse elevarsi, divenendo capace di godere dell'arte e della cultura. E le masse liberate sarebbero assurte al livello dei membri del suo ristretto circolo di amici, l'esclusivo e famoso gruppo dei Bloomsbury di cui Keynes fu il personaggio più poliedrico, e tutta la Gran Bretagna sarebbe divenuta come Cambridge, per lui il modello ideale di società e di cultura.