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Guadalajara. La prima sconfitta del fascismo

Gruppo Ugo Mursia Editore

Milano, 2017; bound, pp. 442.
(Testimonianze fra Cronaca e Storia).
(Testimonianze fra Cronaca e Storia).

series: Testimonianze fra Cronaca e Storia

ISBN: 88-425-5847-8 - EAN13: 9788842558477

Subject: Historical Essays,Societies and Customs

Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period

Languages:  italian text  

Weight: 2.33 kg


«Per la prima volta vinsero gli antifascisti: Guadalajara fu la prima sconfitta subita dal fascismo, un sinistro presagio, che Mussolini non capì.» Guadalajara doveva essere la fine della guerra civile spagnola e fu, invece, l'inizio della resistenza europea. Combattenti antifascisti di tutte le età e di tutte le nazioni, gli esuli italiani e tedeschi in prima fila, sbarrarono la strada alle truppe di Mussolini che calavano su Madrid e per la prima volta vinsero. Guadalajara fu anche una battaglia tra italiani, una tragica anticipazione di quello che sarebbe accaduto anni dopo in Patria. In queste pagine, con un meticoloso lavoro di raccolta di documenti, testimonianze e sopralluoghi sui campi di battaglia, Olao Conforti ha ricostruito ciò che accadde dall'8 al 23 marzo 1937 a Guadalajara, una piccola cittadina a nord di Madrid, dove le divisioni italiane, comandate dal generale Roatta, e la División Soria dei nazionalisti di Franco furono fermate dalle brigate internazionali dopo combattimenti feroci, nel freddo e nel fango. Sul piano militare questa vittoria fu importante e ritardò di due anni la caduta della Repubblica spagnola. Anche sul piano politico ci furono effetti di lunga durata: se da una parte rese palesi le criticità dell'alleanza tra Franco e Mussolini, dall'altra diventò il primo grande episodio della resistenza europea contro i totalitarismi. Il regime fascista mise la sordina a questa sconfitta che venne definita semplicemente «un insuccesso» nonostante i morti italiani fossero stati più di mille, i feriti 4 mila e 560 i dispersi. La prima sconfitta del fascismo fu un avvertimento che Mussolini non volle capire. Il prologo di una tragedia di ben più ampie proporzioni.

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