Un secolo di immigrazione a Torino. Storia e storie dall'Ottocento a oggi
Edizioni del Capricorno
Torino, 2017; paperback, pp. 155, ill., cm 20x12.
(Immagini della Storia).
ISBN: 88-7707-316-0
- EAN13: 9788877073167
Subject: Historical Essays
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Places: Italy,Piedmont and Valle d'Aosta
Languages:
Weight: 0.65 kg
Con le straordinarie immagini degli archivi ANSA e le parole di un grande storico, il racconto dell'immigrazione a Torino. Un viaggio lungo un secolo che inizia a fine Ottocento, quando la città perde il ruolo di capitale e si reinventa centro di produzione industriale, e dalle valli montane e dalle campagne piemontesi arriva il primo dei tanti flussi di persone alla ricerca di lavoro e di una vita migliore. In seguito, nel periodo delle due guerre mondiali, Torino si distingue nella mobilitazione bellica: dalle sue fabbriche usciranno proiettili, mezzi d'assalto, paracaduti e armi, anche grazie allo sforzo degli immigrati e delle donne che prenderanno il posto degli uomini impegnati al fronte. E poi la grande pagina della città-fabbrica, quando Torino sembra voler dire solo FIAT, e migliaia di persone saltano sui treni del sole per indossare le tute blu della fabbrica del Lingotto. Torino deve fare i conti con l'emergenza abitativa e l'adeguamento dei servizi, e deve imparare a convivere con i «nuovi cittadini», in un processo d'integrazione che sarà lento e spesso sofferto da entrambe le parti, come nell'emblematico caso di Orbassano, che negli anni Cinquanta viene eletto a «dormitorio di periferia» e vede aumentare la sua popolazione di quattro volte. La conclusione del viaggio è l'immigrazione «di oggi» da paesi dilaniati da guerre e povertà, che non hanno più nulla da offrire a chi rischia la vita pur di raggiungere l'Italia. Supportato da una rigorosa ricerca documentale, un saggio dallo stile agile e di facile lettura, che ci aiuta a capire, se ancora ce ne fosse bisogno, che «siamo tutti figli delle migrazioni».