La foce. Un giardino in Val d'Orcia
Editrice Le Balze
Translation by Bracci Testasecca A.
Montepulciano, 2004; bound, pp. 312, b/w and col. ill., cm 25,5x25,5.
ISBN: 88-7539-007-X
- EAN13: 9788875390075
Subject: Gardens and Parks
Places: Tuscany
Languages:
Weight: 1.82 kg
Immagini di grande bellezza sono raccolte in questo libro incantevole, che racchiude la magia di luoghi catturati nella loro piena essenza da più di cento fotografie e da decine di disegni ed acquerelli. Diviso in quattro sezioni, la pubblicazione parte dalla ricostruzione storica della Val d'Orcia e della zona circostante, con fotografie anteguerra spesso scattate dal Marchese Antonio Origo, che documentano lo stato della proprietà e delle fattorie prima e durante i lavori di bonifica e costruzione. Curata da Benedetta Origo, questa prima parte introduce anche visivamente nell'ambiente de La Foce, con una descrizione del territorio valdorciano, che lo distingue dall'idea che gli stranieri hanno in generale sulla Toscana quale risultato di razionali geometrie rinascimentali. La Val d'Orcia esprime così, nel tratteggio del suo passato, il fascino dell'autentica unicità che conquistò i Marchesi Origo nel 1924, quando cominciarono la loro opera di realizzazione della Villa e della proprietà intera. Il racconto porta, attraverso i ricordi di Benedetta Origo, dal passato al presente, nel quale ci immergono in pieno le splendide cento fotografie di Morna Livingston. La luce, catturata nelle geometrie create dai progetti di Cecil Pinsent e negli infiniti aspetti della natura, che le comprende e nello stesso tempo le espande, dà a questo libro la capacità di attirare senza sosta l'attenzione di chi lo guarda. I particolari e le stagioni, gli scorci ed i colori costruiscono un incanto al quale è difficile sfuggire. Impossibile non sentirsi immersi nei paesaggi, in cui l'equilibrio del disegno si fonde con la grandezza del cielo e con i mille volti della natura. I trentanove disegni di Laurie Olin tratteggiano scene e dettagli che arrivano sulla carta filtrati da un passaggio attraverso un mondo interiore e riflessivo. Si tratta di schizzi ed appunti presi durante una vacanza alla Villa nell'estate 1998; che traducono particolarità paesaggistiche ed architetturali in interpretazioni personali efficacissime. Nell'ultima parte, John Dixon Hunt parla di Cecil Pinsent, l'architetto amico della Famiglia Origo, e della creazione del progetto e dello straordinario risultato visivo raggiunto nella realizzazione de La Foce, nei suoi raffinati ambienti interni e nella pienezza del suo splendore esterno.