Santa Croce di Ravenna. Archeologia e storia
Società Editrice Il Ponte Vecchio
Cesena, 2022; paperback, pp. 160, ill., cm 17x24.
(Vicus. Testi e Documenti di Storia Locale).
series: Vicus. Testi e Documenti di Storia Locale
EAN13: 9791259781604
Subject: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,Historical Essays,Religious Architecture/Art
Places: Emilia Romagna
Extra: Religion Art
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Weight: 0 kg
Nel 1988 per l'ultima volta il portone della chiesa ravennate di Santa Croce si aprì per ospitare una squadra di archeologi che sotto la guida di Sauro Gelichi e con l'aiuto di un gruppo di operai, affrontò l'indagine di uno degli ultimi testimoni di terreno sopravvissuti dagli anni '70 nel vano coperto del complesso. Nove mesi di lavoro, con alcune soste, che portarono a importantissime scoperte e in primis alla identificazione di un tipo di stoviglie all'epoca difficilmente collocabile nella articolata classificazione della produzione ceramica, che proprio dalla chiesa ravennate prende oggi il nome di "tipo Santa Croce". La complessità dello studio della stratigrafia e dei materiali individuati non rese possibile realizzare nell'immediatezza una monografia. Dal decennio successivo molti specialisti, usufruendo anche di tecnologie che sul finire degli anni '80 erano considerate fantascientifiche, hanno affrontato la chiesa, soprattutto hanno cercato di riconoscerne le varie fasi di vita concentrate nel palinsesto delle murature sopravvissute e hanno tentato di ipotizzare una possibile fruizione turistica dello spazio e della storia che quei muri raccontano. Ma il vicoletto che affianca il cosiddetto Mausoleo di Galla Placidia, che permette una perfetta visualizzazione del bacino che ospita le spoglie della nostra chiesa, resta deserto per la maggior parte dell'anno. Alla luce di ciò, la pubblicazione di questa monografia potrebbe sembrare ormai inutile, fuori tempo. Ho ritenuto invece importante e valido raccogliere e analizzare in un solo volume le informazioni raccolte all'epoca dell'indagine, anche se in parte già note. Data la complessità e la quantità delle notizie, questa monografia può considerarsi la prima parte di un lavoro molto più complesso che troverà la sua completezza, mi auguro a breve, nell'edizione dei dati archeologici riguardanti le fasi moderne. Prefazione di Sauro Gelichi.