Mobus gravis
Torino, 2020; bound, pp. 78, ill., cm 31,5x43.
ISBN: 88-6527-644-4
- EAN13: 9788865276440
Subject: Comics
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Weight: 0.5 kg
Il personaggio Druuna, per una coincidenza editoriale-astrale, vede la luce sotto la costellazione della Vergine. Gli apocalittici inizi del fantasy tecnologico amalgamato al sesso sfrenato, avvengono con tale segno zodiacale a settembre 1985, in Francia, sulla rivista Charlie mensuel delle Editions Dargaud. Il ciclo Morbus Gravis - dipanato in sei episodi - riscuote immediatamente l'entusiasmo dei lettori. La rivista decide, alla pubblicazione della seconda puntata, di dedicare a Druuna una copertina allusiva, presentandola come L'événement BD: lei, in primo piano, la coda dell'occhio che sembra controllare chi osserva, afferra con i denti un lembo di panno bianco rigonfio, già saldamente artigliato con la mano sinistra. Ne segue un'altra poco dopo, a significare che l'opulenta Druuna "tira". Nelle vendite, e non solo. Fino alla pubblicazione a tamburo battente e in un unico volume nella serie Hi-stoires fantastiques della saga completa. Sono gli ultimi fuochi del mensile d'Oltralpe che, per sopravvivere, a febbraio 1986, viene inglobato dall'altra classica rivista della Dargaud, Pilote, assumendo il titolo Pilote et Charlie nell'intenzione di coinvolgere più lettori possibili. Nell'estate 1986, il trimestrale americano Heavy Metal ne stampa la prima avventura pur con qualche titubanza censoria, vista la procacità dell'eroina e le situazioni scabrose in cui va a cacciarsi. Le successive storie continueranno a essere pubblicate fino alla sospensione della testata nel 2003. A gennaio 1987 arriva sulle pagine di Pilot et Charlie il successivo Morbus Gravis 2 con l'annuncio in copertina Druuna est de retour che servirà ad arrestare provvisoriamente l'emorragia di acquirenti. Finito anche questo ciclo, le sette puntate saranno raccolte a settembre dello stesso anno, nel cartonato intitolato Druuna. In Italia, sarà la rivista d'autore L'Eternauta delle Edizioni Produzioni Cartoons a presentare, per la prima volta, dal dicembre 1985 il lavoro di Serpieri suddiviso in otto puntate. Raccolte a marzo 1986 in un volume che mantiene le censure intervenute per alcune sequenze giudicate troppo osé.