«Lui non dette l'ordine...» Il caso Sofri e la memoria
Edizioni ETS
Pisa, 2011; paperback, pp. 207, cm 14x21.
(Obliqui. 11).
series: Obliqui
ISBN: 88-467-2877-7
- EAN13: 9788846728777
Period: 1960- Contemporary Period
Places: Italy
Languages:
Weight: 0.5 kg
Un libro che ruota intorno al dubbio. Se credere all'innocenza dichiarata di tre persone accusate di omicidio o alla sentenza finale che li condanna. Sono tante le contraddizioni di Leonardo Marino che si autoaccusa e accusa dell'assassino del commissario Calabresi tre suoi vecchi compagni di Lotta Continua: Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani. La nuova pagina che si apre con il libro di Giovanni Parlato è come un viaggio nella memoria, sul confronto del primo Leonardo Marino con l'ultimo incontrato a Bocca di Magra. "Lui non dette l'ordine..." è il titolo di questo libro e quel lui è Adriano Sofri. La frase è di Marino che al giornalista Parlato ha detto "lui non dette l'ordine, ma era d'accordo". Una frase che fa riflettere sulla responsabilità di Adriano Sofri, più morale che personale. L'ex leader, in passato, ha già fatto i conti sul peso che ebbe la campagna di Lotta Continua contro il commissario Calabresi dopo la morte dell'anarchico Pinelli. Il dubbio che creano le parole di Marino sono sulla responsabilità personale e, quindi, penale di Sofri perché "lui non dette l'ordine..." (Sofri è stato condannato come mandante). Giovanni Parlato ha seguito il caso Sofri a Pisa e questo libro raccoglie i suoi articoli e le sue riflessioni. Il piano giornalistico si trasforma in saggio per poi, infine, raccontare in forma narrativa l'incontro con Marino. Postfazione di Sandra Bonsanti.