Come servi. Figure del lavoro salariato dal diritto naturale all'economia politica
Franco Angeli
Milano, 2013; paperback, pp. 368, cm 15,5x23.
(Storia/Studi e Ricerche. 424).
(Storia-Studi e ricerche. 424).
series: Storia/Studi e Ricerche
ISBN: 88-204-2196-8
- EAN13: 9788820421960
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"Lo schiavo è un salariato per sempre", scriveva Grozio nel 1625, e aggiungeva che il lavoratore salariato è uno schiavo a tempo. La giurisprudenza naturale del Seicento costruisce la figura del lavoratore dipendente collocando il contratto di lavoro nella categoria legale dell'affitto: si può prendere in affitto un campo, uno strumento di lavoro, un animale, un uomo. E un uomo privo di mezzi di sussistenza può dare in affitto se stesso, come nel diritto romano il proprietario di uno schiavo poteva cederlo per un tempo. Questa potente matrice instaura uno slittamento tra le figure dello schiavo, del servo e del salariato. Leggi positive e pratiche sociali incorporano a loro volta un'ambiguità concettuale circa l'estensione del controllo di sé che il lavoratore cede temporaneamente al datore di lavoro: sussistenza definita contro lavoro definito, in uno scambio di equivalenti, oppure dominio ampio, in un rapporto asimmetrico che solo può garantire al padrone e alla società l'esecuzione leale del contratto da parte di chi non ha le motivazioni degli uomini liberi. Il libro ricostruisce fino alla metà del Settecento la storia di come l'idea così formatasi del lavoro come merce venga assunta nei ragionamenti economici elementari e nella nascente disciplina dell'economia politica, fino a diventare centrale in gran parte delle teorie economiche moderne, ma non in tutte.