Sogni di latta... e di cartone. Tabelle pubblicitarie italiane 1900-1950
Paolo Gaspari Editore - Istituto Editoriale Veneto Friulano
Illustrations by Cetin M.
Udine, 2018; paperback, pp. 197, ill., cm 17x24.
ISBN: 88-7541-666-4
- EAN13: 9788875416669
Subject: Collections,Graphic Arts (Prints, Drawings, Engravings, Miniatures)
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 0.95 kg
"Erano come sogni di latta... quando si entrava in bottega e nonno e nonna, in un vicendevole sguardo pieno di tenerezza, bevevano il cacao, quasi sporgendosi da quello che pareva un quadro - ed era solo una tabella di latta litografata - attaccato al muro per raccontare una dolcezza antica e farci prendere dal desiderio che la mamma comprasse una confezione, appunto, di Talmone, "Cacao Due vecchi". Ecco che quei "sogni", di un tempo andato, riaffiorano uno dopo l'altro nella mente, e altri nuovi, mai sognati, appaiono nel percorrere le sale goriziane di Palazzo Attems Petzenstein che ospitano la mostra, cui fa riferimento questo catalogo, e che va un poco a ripercorrere la storia d'Italia attraverso le sue tabelle - sì, proprio tabelle, non i manifesti, non le cartoline, ma solo le tabelle o targhe e le locandine, per lo più cartonate, che magari diventavano supporti per calendari - pubblicitarie di latta (smaltata o litografata) e di cartone dal finire del secolo delle rivoluzioni industriali sino agli Cinquanta del Novecento. Erano, per lo più, e pubblicità da negozio sia da esterni, portinai muti, quasi a corredo della facciata della casa che ospitava la rivendita, messe spesso, quelle più grandi, ai lati della porta a rivelare colori e scene da invogliare il passante all'acquisto, che da interni, appese ai muri o da tavolo, posate sui banchi, grazie a un supporto, accanto alle merci. Così si svela il tempo eroico della pubblicità figurata che, accanto all'utilizzo di caratteri particolari, alle invenzioni del lettering - si pensi solo a come appare, e continua ad apparire, la scritta "Coca-Cola" - chiama spesso i grandi cartellonisti (ma anche i pittori puri, i grafici, se non, talvolta, gli scultori o gli architetti) del Novecento a creare l'immagine del prodotto."