La quinta Germania. Un modello verso il fallimento europeo
Translation by Giurco M.
Gorizia, 2017; paperback, pp. 243, cm 24x12.
(Presente/Passato).
series: Presente/Passato
ISBN: 88-6102-425-4
- EAN13: 9788861024250
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Places: Europe
Languages:
Weight: 0.65 kg
Un'analisi acuta e a tratti feroce della Germania, esaminata a partire dagli eventi difficili del Novecento e in particolare degli ultimi trent'anni, della sua politica estera e del ruolo europeo, della crisi della sinistra e della rivoluzione nel mondo del lavoro. "Nella storia dell'Europa contemporanea ci sono state cinque Germanie. La prima è quella precedente all'Ottocento, un mosaico multinazionale che sopravvisse fino a Napoleone senza mai riuscire a diventare uno Stato. La seconda appare con l'unificazione bismarckiana e si estende sotto la guida prussiana fino al primo dopoguerra mondiale, con la sua problematica appendice repubblicana di Weimar. La terza Germania fu quella di Hitler e Auschwitz, un regime particolarmente tragico e nefasto, che rimase in vigore per dodici anni e si concluse con la fine della Seconda Guerra Mondiale. La quarta è la Germania divisa in due parti del secondo dopoguerra, posta sotto tutela delle potenze della Guerra fredda. A partire da quel passato, la quinta Germania nasce dalla riunificazione nazionale del 1990, con l'annessione della DDR da parte della Germania Ovest, ma inizia a manifestarsi solo adesso, con un uso pieno e normalizzato della sua recuperata sovranità e potenza. La principale novità che questa quinta Germania esibisce rispetto a quella precedente si compone di due elementi. Il primo è costituito dal suo ritorno, graduale ma deciso, a un interventismo militare nel mondo che cominciò negli stessi anni Novanta nei Balcani, e che oggi si estende ormai dall'Afghanistan all'Africa. L'altro elemento è costituito da una leadership europea, dogmatica e a tratti arrogante, utilizzata come uno strumento per imporre il programma di involuzione neoliberale promosso dagli anni Settanta da parte del mondo anglosassone, e che la crisi finanziaria del 2008 ha trasformato in un rullo compressore. Attualmente questa leadership mira ad approfondire la disuguaglianza, interna e tra i diversi Paesi, e a una disgregazione del progetto europeo".