Ferrara Magica
Poltronieri Morena. Fazioli Ernesto
Hermatena
Riola, 2008; paperback, pp. 235, 34 b/w ill.
(Guida Città Esoteriche).
series: Guida Città Esoteriche
ISBN: 88-88437-42-8 - EAN13: 9788888437422
Subject: Historical Essays,Societies and Customs,Towns
Places: Emilia Romagna
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Weight: 1.13 kg
L'impianto primitivo del duomo sorse nella prima metà del XII secolo, rispondendo alle esigenze di creare un nuovo centro per una rinnovata immagine urbana, favorendo le insorgenti tendenze autonomistiche della cittadina, che non poteva più delegare il suo credo alla vecchia sede vescovile, il duomo di San Giorgio Fuori Le Mura, ormai in posizione decentrata rispetto lo sviluppo della città.
Sulle pietre dell'edificio sacro sono ritmati i momenti fondamentali della storia cittadina, a partire dal busto di Madonna Ferrara (sul portale di destra), probabilmente di derivazione romana.
Questo fatto si spiega per via dell'abitudine di riciclare vecchi edifici o templi in nuove costruzioni. Anche nella lunetta del portale principale, raffigurante san Giorgio e il Drago, è possibile trovare un esempio di quest'usanza, nell'iscrizione che circonda la scena del duello, la quale è sovrapposta a lettere latine relative a scritte dell'epoca romana.
Il magnifico impianto scultoreo del protiro, poi, descrive l'atmosfera del XII secolo, mentre la realizzazione del timpano che lo sovrasta è di un secolo più tarda, come pure la facciata tricuspidale.
La statua di Alberto V d'Este (a sinistra) e la relativa lapide sono opera del 1391, quando, per concessione di Bonifacio IX, l'università di Ferrara ottenne dei privilegi.
La Loggia dei Merciai, che veste il lato meridionale del duomo, è opera del 1400. Anche il campanile del tempio fu eretto nel 1412 col genio di Leon Battista Alberti, l'architetto definito "geometra, astrologo e musico".
L'abside della chiesa è del XV secolo, opera di Biagio Rossetti, massimo esponente dell'architettura a Ferrara, e l'affresco contenuto all'interno - Il Giudizio Universale del Bastianino - risale al XVI secolo.
Il busto di Clemente VIII (sul portale di sinistra) è il simbolo della dipartita dei signori d'Este da Ferrara, nel 1598, mentre la ricostruzione interna del tempio è datata XVIII secolo.
Ogni angolo dell'edificio sacro è testimone di un particolare momento storico che, in alcuni elementi, è occultato, come ad esempio gli Statuti del 1173 alla base della Loggia dei Merciai o come il sepolcro distrutto di Armanno Pungilupo, definito l'ultimo cataro di Ferrara, che fu collocato nel duomo, prima di essere bruciato al rogo, 60 anni dopo la sua morte, in quanto condannato dall'Inquisizione, ritenuto colpevole di eresia post mortem.