Storia del paesaggio dell'Etruria meridionale. Archeologia e trasformazioni del territorio
Edizioni Carocci
Roma, 1985; paperback, pp. 199, ill., cm 15x22.
(Studi NIS Archeologia. 4).
series: Studi NIS Archeologia
ISBN: 88-430-0915-X
- EAN13: 9788843009152
Subject: Essays on Ancient Times
Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World
Places: Latium
Extra: Etruscan Civilisation
Languages:
Weight: 0.311 kg
Nel linguaggio e nella cultura del nostro paese è consueta la distinzione tra uno spazio che produce, il territorio (oggetto di scelte politiche e di utilizzazioni socio-economiche), e uno spazio prodotto, il paesaggio (oggetto di studio e di romantica contemplazione). Esiste oggi una disciplina, poco frequentata e scarsamente nota in Italia, che è in grado di eliminare questa frattura tra geografia del passato e geografia del presente: si tratta della landscape archaeology o archeologia del paesaggio, un metodo di analisi delle strutture territoriali basato sullo studio e l'interpretazione dei resti materiali che l'uomo ha lasciato attorno a sé. Questa ricerca non riconosce limiti cronologici: come nello scavo si procede dal più recente al più recente al più antico, nell'indagine topografica bisogna ripercorrere, 'sfogliare' a ritroso ogni vicenda, tenendo presente che ciascun paesaggio si è sovrapposto ai precedenti, trasformandoli. L'obiettivo non è dunque quello di descrivere un certo assetto del territorio nel passato, quanto piuttosto di capire i meccanismi di trasformazione delle strutture territoriali nel tempo storico. Ciò è possibile solo percorrendo archi cronologici sufficientemente ampi della stratigrafia del paesaggio, cogliendo soprattutto l'interazione tra i diversi livelli in successione, combinando, cioè, le sezioni orizzontali con quelle verticali, la sincronia con la diacronia, l'evento con la durata; il lettore, insomma, avrà l'idea di camminare, quasi da occasionale turista, nel tempo e nello spazio di una regione suggestiva quant'altre mai: dalla preistoria alla storia, in un susseguirsi di testimonianze - e quindi di accadimenti - che parlano più lingue e attestano diverse civiltà. Una su tutte, quella degli etruschi, pare connotare l'area studiata da Potter in senso davvero speciale: l'alone di mistero che per tradizione accompagna questo popolo si sposa con la concretezza della quotidianità più vissuta; è un po' come se le azioni e gli oggetti di un gruppo etnico rivivessero in quel paesaggio con forza inusitata, quasi a voler conservare per sempre l'Etruria degli etruschi.