«Al chiaror delle nevi». Poeti-traduttori francesi di Giacomo Leopardi a confronto
Primo Novella
Edizioni Milella
Lecce, 2012; paperback, pp. 322.
(La Scrittura Possibile).
series: La Scrittura Possibile
ISBN: 88-7048-531-5 - EAN13: 9788870485318
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Languages:
Weight: 1.55 kg
A quasi un secolo di distanza dal fondamentale e pioneristico studio complessivo di Nicole Serban, Leopardi et la France.
Essai de littérature comparée (Paris, Champion, 1913), Novella Primo cerca di rispondere a questi interrogativi, proponendo un contributo organico sulle principali traduzioni poetiche dei Canti leopardiani realizzati in Francia da celebri letterati a partire da Sainte-Beuve, con particolare attenzione alla poesia novecentesca (Jaccottet, Bonnefoy, Char) sino ad arrivare ai nostri giorni (Orcel, Vegliante, Esteve, Abbrugiati) alla ricerca delle irradiazioni del tradurre nelle opere creative di ciascuno degli autori presi in esame.
Lo studio si sofferma, ad esempio, sull «écriture de la tra-duction» di Jaccottet, il cui leopardismo, filtrato dallinfluenza di Ungaretti, associa spesso la poesia di Leopardi al tema della neve e propone unoriginale interpretazione della poesia del Recanatese in senso glaciale.
La predilezione verso Leopardi è dichiarata in Bonnefoy le cui traduzioni sono delle vere e proprie riscritture poetiche e i cui saggi mirano a concettualizzare la valenza e pregnanza del pensiero filosofico del poeta di Recanati, riletto con una significativa apertura alla speranza.
Viene così individuata una marcata linea imitativa del dettato lirico leopardiano presso i poeti francesi, anche se la sua opera, ancora oggi, resta poco nota in Francia presso lampio pubblico.
Konrad. Per quanto un'oca allunghi il collo non diventerà mai un cigno