Alvar AAlto. Progetto di Complesso Residenziale a Pavia. "Onde anomale" lungo il fiume. Spazio, Architettura, territorio e innovazione
Roma, 2011; paperback, pp. 208, b/w and col. ill., cm 24x22.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
series: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-2224-6
- EAN13: 9788849222241
Subject: Architects and their Practices,Civil Architecture/Art
Places: Lombardy
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Weight: 0.855 kg
Il progetto del complesso residenziale denominato "Patrizia" redatto nel 1966-68 da Alvar Aalto, con Elissa Aalto e Leonardo Mosso, collocato nella periferia ovest di Pavia in località San Lanfranco, non è mai stato realizzato. Stupisce, nel progetto aaltiano, la qualità e l'unitarietà delle soluzioni proposte per i singoli nodi progettuali; la possibilità di realizzare il complesso per parti; la dotazione di servizi pensati quali elementi di mediazione e di aggregazione tra le parti stesse che compongono il quartiere a determinare un complesso sovrapporsi di sistemi; la particolare attenzione dedicata all'"inserimento ambientale" del progetto in uno dei luoghi di maggior pregio del corso pavese del fiume Ticino, e al complesso storico monumentale costituito dalla basilica di San Lanfranco, vero e proprio elemento nodale e di mediazione del progetto con la matrice storica del luogo, del costruito con lo spazio aperto a verde pubblico. La struttura morfologica principale è basata su "un reticolo ondulato" che rappresenta la "costante variabile", "uno schema proiettante ondulato e continuo". L'altezza degli edifici varia gradualmente da nove a sette, a cinque piani e viceversa. Gli edifici in linea a giacitura curvilinea sono orientati lungo l'asse nord ovest - sud est, parallelamente all'asse autostradale, e sono alternati così da creare grandi spazi/corti aperte a forma allungata che "fluiscono" gli uni nei successivi, delimitati dagli edifici curvilinei stessi, conformando spazi che si "allargano" e si "restringono" in successione lungo l'asse longitudinale. La soluzione costituisce un nuovo concetto di città nel quale le corti non sono da catalogare nell'accezione storica di spazi chiusi e delimitati ma costituiscono spazi "fluidi" delimitati da volumi curvilinei in pianta e alzato la cui percezione è costantemente variabile.