Capri. Storia, Case e Personaggi. Attraverso la vita e l'opera di Carlo Talamona 1903-1975
Puntillo Eleonora
Grimaldi & C.editori
Napoli, 2010; paperback in a case, pp. 216, 60 b/w ill., cm 17,5x24,5.
(I Grandi Campani. 2).
series: I Grandi Campani
ISBN: 88-89879-59-9 - EAN13: 9788889879597
Subject: Historical Essays,Regions and Countries,Small Centres
Places: Campania,Naples
Languages:
Weight: 0.78 kg
Imponente l'opera di uno dei tecnici di cui fu ricca l'epoca, l'ingegnere napoletano dal cognome tedesco Emilio Mäyer. Dopo la demolizione (1873) del "casamento" con le carceri, che chiudeva la Piazzetta tra la torre dell'orologio e le scale di Santo Stefano, l'ingegnere realizzò l'ardita strada fra Capri e Anacapri, quella fra Capri e Marina Grande (1877), le pavimentazioni della strada, la rete fognaria (1892). Nei primi due anni del 1900, inoltre, il Mäyer creò il suo tuttora celebratissimo capolavoro, la via Krupp (che prese il nome del suo finanziatore) che è stata definita una vera e propria "scultura del paesaggio" scavata nell'alto strapiombo roccioso fra la Certosa e Marina Piccola. Ai primi del '900 un altro instancabile tecnico, legato agli ambienti del socialismo, sbarca a Capri: si tratta del "milanese" Emirico Vismara, già costruttore di grandi dighe e animatore dell'industria alberghiera in Sicilia, fondatore con altri nel 1905 della Società imprese pubbliche e private dell'isola di Capri (Sippic), che in un paio di anni realizza la Funicolare e la Centrale elettrica. È l'epoca in cui Capri affascina il mondo intellettuale: Massimo Gorkji è solo uno di una lista infinita. I più grandi nomi italiani sono presenti nel 1922 al "Convegno sul Paesaggio" organizzato da Edwin Cerio, allora sindaco: da Marinetti, a personaggi come Francesco Cilea, Salvatore Di Giacomo, Ugo Ojetti, Vincenzo Gemito, solo per citarne alcuni.
In questo libro Eleonora Puntillo ha voluto ripercorrere oltre mezzo secolo di storia isolana che è anche italiana, e lo ha fatto indagando sulla vita di Carlo Talamona, vita che inizia negli anni della nascita delle grandi industrie, si nutre della cultura europea rigogliosa di rinnovamenti e di sanguinosi scontri sociali. Nelle agendine di Talamona e della sua prima moglie tedesca sono annotati nomi e indirizzi di personalità dell'architettura, della scienza, delle arti, con cui ebbero amicizia e frequenza a Capri e nei paesi europei: da Le Corbusier a Strawinskji, a Ludovico Bragaglia, Curzio Malaparte, Leo Longanesi, Renato Caccioppoli; nella sua Casa Grande di Tuoro, o in case da lui costruite a Capri hanno soggiornato Benedetto Croce, Pablo Neruda, Santjago Carrillo, Giancarlo Pajetta e Miriam Mafai, Giorgio Napolitano con Clio Bittoni, e tanti altri. A Talamona che, giovanissimo al seguito di Vismara, era stato impegnato nella costruzione delle grandi dighe sulle Alpi e sulla montagne della Sicilia, si devono importanti case sulle rocce di Capri; a lui toccò d'essere amato da due donne, e amato al punto che la prima lo lasciò andare con la seconda ed entrambe seppero avere stima e rispetto reciproci, sentimenti che fecero scalpore nell'ambiente isolano, legato alla sgradevole usanza dell'egoismo in amore.