Sei petali di sbarre e cemento. Milano, carcere di San Vittore. 1943-1945
Gruppo Ugo Mursia Editore
Milano, 2013; paperback, pp. 190, cm 14x21.
(Testimonianze fra Cronaca e Storia).
(Testimonianze fra Cronaca e Storia).
series: Testimonianze fra Cronaca e Storia
ISBN: 88-425-5191-0
- EAN13: 9788842551911
Subject: Historical Essays
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Places: Italy,Lombardy,Milan
Languages:
Weight: 0.29 kg
L'occupazione di San Vittore da parte dei tedeschi dopo l'8 settembre 1943 è uno degli episodi più cupi e dimenticati della storia di Milano. Il carcere, infatti, è stato il primo campo di concentramento sorto in Italia, precedente anche a Fossoli, a Bolzano-Gries e alla Risiera di San Sabba: tra il '43 e il '45 vi furono deportati a migliaia antifascisti ed ebrei prima di essere indirizzati verso gli orrori dei campi di sterminio. A dirigere le operazioni di polizia dall'Albergo Regina era il capitano della Gestapo Theodor Saevecke, coadiuvato per la cattura degli ebrei dal maresciallo delle SS Otto Koch e per i detenuti politici dal maggiore Ferdinando Bossi dell'UPI. Le violenze, le torture e le ruberie che gli arrestati furono costretti a subire testimoniano la crudeltà gratuita dei loro aguzzini. Ma questi atroci episodi non cancellano i segni di profonda solidarietà umana che singole guardie carcerarie, medici e infermieri, suore e sacerdoti dimostrarono con la loro presenza ai prigionieri. In questo libro parlano i protagonisti che ebbero la sventura di sperimentare i bracci infernali del carcere milanese prima di finire nei lager tedeschi e di sopravvivere ad essi con tracce indelebili nel corpo e nello spirito.