Il sogno umanistico e la morte. Petrarca, Sannazzaro, Tasso, Bruno, Marino
Fabrizio Serra Editore
Pisa, 2007; bound, pp. 120, cm 17,5x25.
(Biblioteca della "rivista di letteratura italiana". Collana diretta da Giorgio Baroni).
series: Biblioteca della "rivista di letteratura italiana"
ISBN: 88-6227-027-5
- EAN13: 9788862270274
Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World,1000-1400 (XII-XIV) Middle Ages,1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
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Weight: 0.36 kg
I saggi che qui sono raccolti rappresentano le tappe attraverso cui si esemplifica e viene rappresentata la svolta dell'era cristiana verso la modernità attraverso l'Umanesimo e il Rinascimento. Nell'autobiografia coscienziale del Petrarca, nella tensione fra incertezza esistenziale e stoicismo neo-agostiniano, il sogno si consegna al lettore con la rara potenza visionaria dovuta all'insistente rappresentazione del tema della morte: producendo un effetto d'angoscia che, pur nel riscatto di un tempo rinnovato, non sa tuttavia fare a meno del medievale rancore per il mondo e per le sue pene. La stessa disposizione inquietamente onirica sta al centro ed è emblematicamente raffigurata in un capolavoro dell'Umanesimo lirico: l'Arcadia di Sannazzaro. Il sogno poetico assume qui imprevedibili connotati di incubo di morte, così come la morte di una bella donna rievocano i versi del Rogo amoroso di Tasso. Il sogno umanistico ritorna nel Candelaio di Giordano Bruno, con un rinnovato entusiasmo per il mondo e la vita, mentre i versi barocchi dell'Atteone ripropongono ancora una volta l'enigma di un sogno di morte che connota la tormentata parabola dell'accesso alla modernità.