La strada per Luderitz
Aletti Editore
Villanova di Guidonia, 2018; paperback, pp. 100, cm 14x21.
(Gli Emersi Narrativa).
series: Gli Emersi Narrativa
ISBN: 88-591-5411-1
- EAN13: 9788859154112
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 0.24 kg
Tre generazioni di medici, tre epoche completamente diverse. Le loro strade si incontrano in Namibia, a Luderitz. Alla fine dell'Ottocento/inizi del Novecento, Luderitz era una cittadina mineraria per l'estrazione dei diamanti, dominata dalla famiglia di Alex Fuchs, un potente uomo d'affari tedesco, che gestisce il business dell'estrazione dei diamanti ed è il padrone di tutta la città. Alla fine degli anni Novanta del precedente secolo, in un ospedale dell'Alto Adige, Rudolph Seidel, un medico tedesco non più giovane, si presenta a un concorso. Alcuni dettagli fanno insospettire però il direttore dell'unità operativa dove sta per candidarsi il neoassunto. In effetti, Rudolph Seidel sta proprio fuggendo dal suo Paese perché è il figlio di uno dei più crudeli medici nazisti, che aveva operato nei lager. Un giorno, un misterioso e carismatico paziente viene ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Rudolph, e prima di morire gli rivela un importante segreto. Il medico deve recarsi a Luderitz, nella città fantasma che tuttora esiste, semi-insabbiata nel deserto, alla ricerca di un tesoro. Che si tratti di diamanti nascosti? Invece, il medico tedesco troverà un diario ingiallito dal tempo, proprio tra le pareti abbandonate del vecchio ospedale. Il diario dei primi del Novecento è quello del medico che lavorava nella base mineraria. Rudolph giunge alla fine a capire chi è l'autore del diario, l'uomo che ha tanto aiutato quella povera gente, "gli ultimi, già sepolti prima di essere morti". Il racconto è, come dice il titolo, proprio il cammino di un uomo che, dalla sofferenza per un recente passato che non gli appartiene e in cui non si riconosce, imbocca questa serena strada lontana. "Le rette da parallele sono ora convergenti in un punto lontanissimo, una finestra illuminata, il centro della sua serenità".