Citare la tradizione. Flaubert, Eliot, Beckett
Riccardo Campi
Alinea Editrice
Firenze, 2003; paperback, pp. 168, cm 12x21,5.
(Materiali per la Storia dell'Estetica. 61).
series: Materiali per la Storia dell'Estetica.
ISBN: 88-8125-710-6 - EAN13: 9788881257102
Subject: Librarianship, Bibliography, Publishing
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Places: No Place
Languages:
Weight: 0.24 kg
entrata alfine in possesso dell'intero thesaurus di tutte le tradizioni possibili (non solo della propria, ma anche delle più remote), ordinato secondo un imperscrutabile criterio biblioteconomico che assomiglia molto al caos - un tesoro al quale poter attingere in piena libertà. Fin dalle sue prime manifestazioni aurorali, la letteratura moderna - di cui i saggi qui raccolti indagano alcuni episodi (da Flaubert a Beckett, passando per T.S. Eliot) - ha fatto della citazione uno strumento privilegiato della propria arte, di cui costituisce quella cifra segreta che esprime al contempo lo smarrimento e l'euforia nei confronti del disordine prodotto dal venir meno di quei valori estetici, e non solo, che per secoli la nostra tradizione culturale aveva garantito e tramandato.
Sommario: In exergo - TRACCE E TESTIMONI
- Citare la tradizione. Sul finale di The Waste Land
- Un petit enfer à ma façon. Echi danteschi nell'opera di Samuel Beckett
- Il paradosso della stupidità. Scrittura e ripetizione in Gustave Flaubert - Digressioni per non concludere
Baia grande. La pialassa Baiona ultima frontiera per una valle salmastra
Konrad. Per quanto un'oca allunghi il collo non diventerà mai un cigno