L'ultimo parlamento. Sulla fine della prima Repubblica
Edizioni Carocci
Roma, 1993; paperback, pp. 186, ill., cm 22x15,5.
(Studi Superiori. 180).
series: Studi Superiori
ISBN: 88-430-0083-7
- EAN13: 9788843000838
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Weight: 0.278 kg
A un anno dall'inizio della legislatura i parlamentari inquisiti per reati gravi sono già 1 su 4, e quelli "a rischio" sono almeno 1 su 2, con punte del 70-80 % per gli effetti nelle file del quadripartito. In questa situazione, non può certo stupire che circa la metà delle autorizzazioni a procedere non sia stata concessa, come non può stupire che, da più parti, si invochino le elezioni anticipate, viste come unico mezzo per rimuovere un ceto politico inaffidabile. Ma è qui che comincia il difficile, ed è qui che si annidano i rischi più insidiosi per il futuro della nostra democrazia. La prima Repubblica non ha conosciuto solo la più spettacolare e prolungata occupazione del potere che l'Occidente democratico ricordi, ma ha creato un diabolico meccanismo di selezione alla rovescia, che ha progressivamente emarginato gli onesti e ha sistematicamente promosso i corrotti: il tasso di illegalità riscontrabile nel ceto politico è almeno 10 volte maggiore di quello della popolazione, e sale vertiginosamente passando dagli assessori ai consiglieri regionali parlamentari, dai parlamentari ai ministri. Pensare che questo meccanismo possa spezzarsi d'incanto, grazie al solo cambiamento del sistema elettorale, è una pericolosa illusione. Senza il più vigile controllo dei cittadini sui processi di formazione delle elites politiche, qualsiasi cambiamento delle regole rischia di rivelarsi un puro gioco di prestigio, che scambia il nuovo per il diverso.