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Metafore nella figura

Silvia Editrice

Cologno Monzese, 2008; paperback, pp. 96, ill.

ISBN: 88-96036-04-6 - EAN13: 9788896036044

Subject: Collections,Essays (Art or Architecture),Graphic Arts (Prints, Drawings, Engravings, Miniatures),Painting

Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period

Languages:  italian text  

Weight: 0.46 kg


Il termine e il concetto di "figura" indicavano un tempo una rappresentazione nitida, simbolica oppure verista, di lettura immediata e riconoscibile nei contenuti.
L'evoluzione dell'Arte nell'Ottocento ha maturato l'affermazione sempre più incisiva di soggettività e interiorità, determinando nel Novecento la piena autonomia dell'autore, affrancandolo dall'obbligo di canoni predeterminati e consentendo totale libertà espressiva.
Al significato di raffigurazione si sono uniti in accezione parallela i valori di evocazione e suggestione ma anche i processi di indagine introspettiva e traduzione dell'animo.
Esempio palese risulta il ritratto, che dal carattere celebrativo dettato da tradizione secolare, transita a interpretazione psicologica, focalizzando la personalità più che il ruolo di immagine.
La figura di genere, peraltro, si distacca dagli intenti della grande lezione romantica e assume una connotazione analitica o sociale di spiccata universalità. Valgono in questo senso i lavoratori di Renato Guttuso, le donne del Sud di Domenico Cantatore, i pescatori di Giuseppe Migneco.
L'astrazione della figura, quella non corrispondenza al reale e alla verosimiglianza, quella sintesi somatica di immediato suggerimento che si suggella in Mario Tozzi o Massimo Campigli, risulta induzione suggestiva a determinazione di un mondo come di un'anima.
L'aspetto sociale e la netta percezione del contesto storico generano l'espressione ironica e critica che da Grosz e Dix discende a Mino Maccari e a più giovani generazioni.
Deformate le fattezze in Sutherland e Bacon, l'introspezione psicologica si rivela fondante anche in Renzo Vespignani e Alberto Sughi, assumendo forte impronta nella scultura di Giuliano Vangi e Floriano Bodini.
E se il nitore di forma di Francesco Messina rivive...

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci