La Statua Bronzea con Ritratto di Germanico Da Ameria (Umbria)
Rocco Giulia
Accademia Nazionale dei Lincei
Roma, 2008; 2 vols., paperback, pp. 1225, b/w ill., cm 17x24.
(Atti della Accademia Nazionale dei Lincei. Memorie. Classe di Scienze Morali, Storiche e Filosofiche. Serie IX).
ISBN: 88-218-0994-3 - EAN13: 9788821809941
Subject: Essays (Art or Architecture),Essays on Ancient Times,Masterpiece,Sculpture
Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World
Places: Umbria and Marche
Languages:
Weight: 0.56 kg
Appendice I Intervento conservativo sulla statua in bronzo proveniente da Amelia (CO.RE.AR.)
Appendice II La statua di bronzo da Amelia: alcune considerazioni tecniche sul rimontaggio (C. Usai) Tabella delle misure Abbreviazioni Bibliografiche Bibliografia specifica sulla statua da AMERIA Referenze fotografiche RELAZIONE Letta ed approvata nell'adunanza del 6 luglio 2007 sulla Memoria di Giulia Rocco, La statua bronzea con ritratto di Germanico da Ameria (Umbria), presentata nell'adunanza dell'11 maggio 2007 dal Socio Nazionale A. Giuliano.
La Memoria di Giulia Rocco La statua bronzea con ritratto di Germanico da Ameria (Umbria), presenta la statua loricata rinvenuta ad Amelia nel 1963, uno dei rari esempi di questo tipo di monumenti conservatisi dall'antichità. Un esame approfondito porta a riconoscere su di essa successivi interventi, che nel corso del tempo ne hanno modificato sensibilmente l'aspetto, in funzione dei diversi personaggi che è stata destinata ad effigiare.
Il thorax viene ricondotto in maniera convincente alla tradizione tardo-ellenistica di ambiente microasiatico, suggerendo la possibilità che la statua cui era pertinente raffigurasse in origine Mitridate VI Eupatore. Il complesso programma figurato, con Scilla e Achille che uccide Troilo, andrebbe infatti inteso in chiave egemonica ed antiromana, in accordo con la propaganda promossa dal re del Ponto.
Rilevante risulta anche la proposta di collegare la sua successiva trasformazione in statua onoraria di un generale romano, esposta nel municipium di Ameria, con qualcuno dei viri triumphales delle guerre mitridatiche, forse lo stesso L. Cornelius Sulla, permettendo di comprendere meglio, sul piano archeologico, quanto tramandato dalle fonti letterarie riguardo agli oggetti di bottino portati in Italia dalle campagne nel Mediterraneo orientale.
Secondo una consuetudine assai diffusa nel mondo antico, in epoca imperiale la testa-ritratto fu sostituita con quella di Germanico, forse in occasione delle celebrazioni commemorative decretate in suo onore durante il principato di Tiberio, oppure nell'età di Caligola.
Il riconoscimento della fattura tardo-ellenistica del bronzo, solo secondariamente collegabile a Germanico, sgombra il campo da quegli equivoci che potrebbero derivare da una lettura delle rappresentazioni sulla corazza in funzione della propaganda giulio-claudia.
La ricerca è stata svolta con buon metodo, informazione ed accuratezza; il contributo risulta utile ed originale al fine di comprendere numerosi spunti della cultura figurativa di età ellenistica e della prima età imperiale e la propaganda politica che si articolava attorno alle figure dei principi tardo-ellenistici - e poi a Roma - nella cerchia dei protagonisti della prima età imperiale.
Per tali motivi, la Commissione propone che lo studio venga accolto nelle Memorie dell'Accademia Nazionale dei Lincei.
Antonino Di Vita Antonio Giuliano Paola Pelagatti