Il segno dell'onda. Moya 2010-1910
Rumiz Paolo. Tassinari Piero
Comunicarte s.n.c
Italian and English Text.
Trieste, 2010; paperback, pp. 160, b/w and col. ill., cm 27x21.
(Carte di Mare).
series: Carte di Mare
ISBN: 88-6287-056-6 - EAN13: 9788862870566
Subject: Collectables (Antiquities, Rarities and Oddities),Travel's Culture
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Weight: 0.59 kg
Grazie all'accurato e appassionato lavoro di ricerca di Piero Tassinari tra dati tecnici e riflessioni intime, attraverso la comunicazione visiva delle immagini d'epoca, fino all'analisi degli arredi, della società del mondo di pescatori e turisti balneari in cui nasce, della progettazione e dei diversi restauri di cui è stata oggetto, il libro propone diversi possibili livelli di lettura.
Un libro ricco di documentazione storica con foto di cantiere, regate e crociere, pubblicità delle attrezzature, linee e piani velici, tra cui i rilievi eseguiti da Carlo Sciarrelli in occasione del restauro del '93, e dettagli d'arredo interno - per i quali Moya era nota.
Paolo Rumiz, scrittore, viaggiatore di bicicletta e di barche inframmezza il testo del libro con suggestioni, visioni e considerazioni, testimoniando quanto la barca sia in realtà uno strumento per i viaggiatori della mente.
Il giorno 5 settembre 2010, presso la sede del Cantiere Valdettaro (Portovenere, La Spezia), l'armatore di Moya, Gaetano Terrin, è stato premiato come armatore proponente la migliore documentazione storica della propria barca (Premio Mopi ).
Piero Tassinari ha avuto la sua prima barca - un Optimist costruito sul balcone di casa - all'età di sette anni.
Da allora si è dedicato con passione alla vela, sempre a bordo di imbarcazioni in legno. Collabora con varie riviste e ha pubblicato i libri Portolano del golfo di Trieste (Transalpina 2001) e Vele d'epoca in Adriatico (Lint 2010, con Riccardo Pergolis). È ricercatore presso l'università di Newcastle.
Paolo Rumiz nasce a Trieste il 20 dicembre 1947. Inviato speciale del "Il Piccolo" di Trieste, in seguito editorialista di "La Repubblica", segue dal 1986 gli eventi dell'area balcanica e danubiana; durante la dissoluzione della Jugoslavia segue in prima linea il conflitto prima in Croazia e successivamente in Bosnia Erzegovina.
Nel novembre 2001 viene inviato ad Islamabad, successivamente a Kabul, per documentare l'attacco statunitense all'Afghanistan.