Per una grammatica «laica». Esercizi di analisi linguistica dalla parte del parlante
UTET Libreria
Torino, 2010; paperback, pp. 432, cm 17x24.
ISBN: 88-6008-327-3
- EAN13: 9788860083272
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Weight: 0.636 kg
Gli italiani sono da secoli ossessionati dai dubbi e sensi di colpa linguistici. Si può dire il costo si aggira sulle 400 euro" O si deve dire sui 400 euro? Gli euro o gli euri? E quale l'etimologia di euro e il genere di e-mail? Redarre o redigere? E bisogna dire credo che Dio esista (o esiste)? La pronuncia di taccuino! E la grafia tacquino? E perché l'attuale ministra (o la attuale ministro o il ministro attuale) della Pubblica Istruzione? Accellerare (o accelerare)? La prima decade (o il primo decennio?) del 2000. Ossequiente (o ossequente?). Una (o un) sapiente amalgama? E certi usi del punto fermo e della virgola sono accettabili o no? A questi e a vari altri problemi di lingua il volume fornisce una risposta, non soggettiva ma teoricamente fondata. Per soddisfare le legittime domande di chi esige di sapere se una certa forma linguistica sia corretta o sbagliata. Un testo-bussola, per poter giudicare (e argomentare) ciò che è "errato" e ciò che non lo è, con riferimento agli infiniti usi della lingua di una comunità di parlanti. Una proposta di "ascolto" della propria grammatica inconscia, di quella degli altri, e dei libri di grammatica. Un suggerimento su come servirsi dei dizionari, senza subirli.