Risorse fitogenetiche e svolta nelle relazioni nord-sud. Il trattato internazionale Fao del 2001
Milano, 2010; paperback, pp. 240.
(Polit. e Storia. Dip. st. pol. Univ. La Sapien. 36).
series: Polit. e Storia. Dip. st. pol. Univ. La Sapien
ISBN: 88-568-1337-8
- EAN13: 9788856813371
Languages:
Weight: 0.402 kg
Questo saggio riguarda la storia, documentata, dell'attività diplomatica ventennale relativa all'adozione dell'"International treaty on plant genetic resources for food and agriculture" (Fao 2001). Il trattato, potenzialmente in grado di cambiare gli equilibri fra Nord e Sud del mondo, è basato sull'utilizzo sostenibile di una materia prima: il germoplasma ossia i mattoni per costruire grano, mais, riso, ecc. Tale agrobiodiversità (per millenni conservata grazie ai saperi indigeni) rappresenta una risorsa fondamentale dei Pvs, spesso ricchissimi, a differenza dei developed countries, di "oro verde". Negli ultimi cinquant'anni queste sementi sono state raccolte e trasformate da aziende del Nord tramite le biotecnologie, sia per ottenere profitti sia per risolvere il problema della fame (Rivoluzione Verde, causando però il fenomeno dell'erosione genetica che mette a repentaglio la sicurezza alimentare globale). I Pvs allora si sono battuti per l'affermazione di una nuova categoria giuridica: i Diritti degli Agricoltori ed alla Fao è iniziato il lungo e difficile negoziato, che ha visto confrontarsi più di centocinquanta paesi, compresa l'Unione Europea, su un tema ineludibile per tutti: il cibo. Si è così arrivati ad un Sistema multilaterale per la conservazione e l'accesso alle risorse fitogenetiche e la condivisione dei benefici derivanti dall'utilizzo della biodiversità agricola.