La Luce nelle Sue Manifestazioni Artistiche
Sedlmayr Hans
Aesthetica Edizioni
Edited by Andrea Pinotti.
Palermo, 2009; paperback, pp. 110, cm 15x21,5.
(Aesthetica. 23).
series: Aesthetica
ISBN: 88-7726-080-7 - EAN13: 9788877260802
Subject: Anastatic Reprint, Letters,Essays (Art or Architecture)
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 0.2 kg
Era invece sfuggito all'attenzione un saggio scritto nel 1960, nel quale un'intensa vita di studi rigorosi, in sintesi estrema e carica di allusioni, fa di un tema l'occasione per sublimare tutto in poche pagine. Questo tema è la luce, osservata nelle sue manifestazioni artistiche, che invita ad una profonda revisione della storia delle arti figurative e dell'architettura, facendo dialogare arte, estetica e filosofia.
Qui la luce appare infatti nella dimensione della metafisica, della simbolica e della mistica, ma anche come fenomeno della natura e della tecnica. Essa si mostra nell'antitesi con l'oscurità e nell'analogia con la chiarezza dei numeri e dei concetti. Il suo splendore viene usato per accompagnare il mondo perduto dei riti solari e i chiaroscuri inquieti delle liturgie notturne nelle architetture religiose: se la piramide riscopre il suo antico apostrofo di "luce versata", la cattedrale gotica diviene "claritas", Versailles appare luogo di riposo per Helios-Apollo. Parimenti la luce si fa materia: il vetro, il mosaico, l'intonaco, l'oro delle icone. E questa materia si fa lucentezza: il cristallo molato, la pietra levigata, il metallo fuso, il legno laccato o verniciato. Metafora dello splendore, della gloria e della trasmutazione dell'opera in opera d'arte.
Anticipando l'opera più tormentata, La morte della luce (1964), si apre così una prospettiva di pur tenue speranza, nell'attesa di un evento epocale che riscatti ciò che è sprofondato nel baratro della cultura moderna. E Sedlmayr magistralmente ci guida in un viaggio ricapitolativo verso la fine del tunnel, verso un chiarore che forse si farà luce.
Questo teso prezioso viene qui presentato per la prima volta in lingua italiana, corredato da apparati esegetici, critici e bibliografici.