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La struttura amministrativa del mar-sa nella documentazione della III dinastia di Ur

Fabrizio Serra Editore

Pisa, 2013; paperback, pp. 140.
(Supplemento alla «Rivista degli Studi Orientali»).

series: Supplemento alla «Rivista degli Studi Orientali»

ISBN: 88-6227-589-7 - EAN13: 9788862275897

Subject: Essays on Ancient Times

Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World

Languages:  italian text  

Weight: 0.67 kg


Ad oggi non esiste ancora uno studio esaustivo sul mar-sa. Tradizionalmente la parola era stata messa in relazione con l'espressione "mar-za", documentata da testi del periodo paleo-accadico fino all'epoca di Ur III, e si riteneva che entrambe indicassero un arsenale o un cantiere navale. L. Oppenheim, nel 1948, ha osservato che i testi della città di Umma risalenti alla III Dinastia di Ur descrivono il mar-sa come un luogo a cui erano assegnati lavoratori, materiali e scorte alimentari. I lavoratori all'interno del mar-sa esercitavano varie professioni, come falegnami o scribi. Allo stato attuale delle conoscenze non esistono attestazioni del termine "mar-sa" che non siano datate all'epoca della III Dinastia di Ur, né esistono attestazioni del termine nei testi lessicali: per poter descrivere la realtà di questa istituzione abbiamo soltanto la documentazione della III Dinastia di Ur, che viene analizzata in questo volume da un punto di vista linguistico, storico e tecnico. L'esistenza di tale struttura è documentata dal 25° anno di regno di Sulgi in molte città poste sotto il controllo dei re di Ur; più specificatamente i testi documentano la presenza di almeno otto diversi mar-sa e il numero dei testi in cui viene attestata questa espressione a Ur III ammonta a oltre cinquecento.

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