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I Pittori del Rinascimento a Sanseverino. Bernardino di Mariotto, Luca Signorelli, Pinturicchio

Motta 24 ore Cultura

San Severino Marche, Palazzo Servanzi Confidati, March 25 - August 31, 2006.
Milano, Palazzo del Senato, April 4 - April 30, 2006.
Milano, 2006; paperback, pp. 240, b/w ill., 59 col. plates, cm 23,5x28,5.

ISBN: 88-7179-519-9 - EAN13: 9788871795195

Subject: Essays (Art or Architecture),Painting,Towns

Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance

Places: Umbria and Marche

Extra: Frescoes,Icons

Languages:  italian text  

Weight: 0.65 kg


Con "I Pittori del Rinascimento a Sanseverino. Bernardino di Mariotto, Luca Signorelli, Pinturicchio", dal 25 marzo al 31 agosto 2006, San Severino Marche rinnova l'appuntamento con le grandi mostre. L'esposizione, a cura di Vittorio Sgarbi, è allestita al piano nobile dell'antico Palazzo Servanzi Confidati e presenta una sessantina di opere, venendo così a costituire una fondamentale rassegna del Rinascimento umbro-marchigiano del primo Cinquecento.

Attorniato da opere di artisti quali Luca Signorelli e il Pinturicchio, Niccolò Alunno e Vittore Crivelli, protagonista della rassegna è il perugino Bernardino di Mariotto, il quale proprio nei vent'anni in cui soggiorna a San Severino, dal 1502 al 1521, porta la propria arte ai suoi sviluppi migliori e più originali, divenendo il principale pittore della città. Erede della tradizione e della bottega sanseverinate di Lorenzo d'Alessandro, Bernardino è artista dall'espressività accorata e teatrale, al limite, talvolta, del grottesco. In bilico tra nostalgie prerinascimentali e la sentimentalità della devozione popolare, egli è il pittore degli "angeli in lacrime", patetici e insieme sconvolgenti, è un creatore di immagini "forti" all'altezza degli esiti migliori di quel Rinascimento che, piuttosto che "minore" o "periferico", meglio sarebbe chiamare "alternativo", e che coinvolge tutta l'area appenninica del nostro paese.
A Bernardino di Mariotto dedicano principalmente la propria attenzione gli studiosi cui si devono i saggi introduttivi del Catalogo: da Antonio Paolucci, di cui viene qui riproposto un pionieristico contributo, apparso su "Paragone" nel 1971, a Laura Teza, che ricostruisce il periodo della formazione del pittore, ad Alessandro Delpriori, che arricchisce di preziose note critiche il percorso espositivo ricostruito nel volume, a Giampiero Donnini, che legge la vicenda di Bernardino sulla falsariga del panorama artistico umbro-marchigiano del tempo; completa la serie dei saggi un approfondimento di Fausto Papetti sull'iconografia della Madonna del Soccorso.
A questi e ad altri specialisti si devono poi le schede di catalogo, puntualmente accompagnate dalle immagini a colori delle relative opere e aggiornate agli ultimi esiti tanto della ricerca quanto di recenti, importanti restauri.
Conclude e integra il volume una nutrita appendice, a cura di Lidia Mazzerioli, in cui sono stati trascritti i documenti su Bernardino di Mariotto e sul suo sodale Marino di Antonio Samminucci relativi alle committenze o alle quietanze delle opere e ai rapporti tra i due pittori, oltre che i due rispettivi testamenti.

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