Costituzione e autorità di vigilanza bancaria
Cedam
Padova, 2008; paperback, pp. XXVI-506.
(Universita degli Studi di Roma La Sapienza. Dipartimento di Diritto dell'Economia. 15).
(Dip. Diritto dell'Economia-Univ. Roma. 15).
series: Universita degli Studi di Roma La Sapienza. Dipartimento di Diritto dell'Economia
ISBN: 88-13-28395-4
- EAN13: 9788813283957
Places: Italy
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Weight: 2.43 kg
Il volume si propone di fornire una disamina del problema della conformità della disciplina e dell'attività dell'autorità nazionale di vigilanza bancaria con i principi costituzionali. Il problema centrale che si intende esaminare consiste, per un verso, nella valutazione se, nell'ordinamento italiano, l'autorità di vigilanza bancaria possa esercitare un indirizzo conformativo sull'assetto del mercato vigilato, quasi in esercizio di funzioni di indirizzo politico di settore, considerata l'assenza di una legittimazione ricavata lungo l'arco del circuito democratico-rappresentativo, dal quale essa è esclusa. Per altro verso, il secondo aspetto della problematica consiste nella valutazione della perdurante negazione da parte della giurisprudenza, che adotta un atteggiamento di self-restraint, di una piena responsabilità patrimoniale dell'autorità di vigilanza per danni causati a terzi nell'esercizio delle sue funzioni, negazione che non appare compatibile con il principio dello Stato di diritto e con la conseguente esigenza di effettività della tutela giurisdizionale delle situazioni giuridiche soggettive. All'atteggiamento della giurisprudenza pare aggiungersi, da ultimo, anche quello del legislatore, che ha inteso, nel decreto legislativo n. 303 del 2006, recante il coordinamento della disciplina di settore contenuta nei testi unici bancario e della finanza con la legge n. 262 del 2005, limitare espressamente la responsabilità dell'autorità di vigilanza ai soli casi di dolo o colpa grave.